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la polemica

Furia De Luca: un infame ricatto politico, pronto ricorso al Tar e denuncia per concussione

Dopo il “no” all'uscita della Campania dal piano di rientro della sanità

Scontro De Luca-Meloni

Il governatore della Campania, Vincenzo De Luca

"Non sono deluso, me lo aspettavo. Sono indignato, ho il sangue agli occhi, è una vergogna, è un atto irresponsabile di delinquenza politica. Non c'è nessun motivo, nessuno". Inferocito il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, in merito alla decisione del ministero della Salute di non consentire alla Campania di uscire dal piano di rientro della sanità. "Parlavamo ieri a Roma - ha aggiunto - ed era un muro di gomma perché avevano già deciso di bloccare l'uscita della Campania dal piano di rientro. Ovviamente come già fatto tre anni fa, stiamo preparando il ricorso al Tar ma questa volta vorrò fare anche una denuncia per concussione nei confronti dei funzionari che hanno assunto questa posizione priva di ogni motivazione. È intollerabile, è veramente una vergogna".

"È un ricatto politico, al limite della provocazione: una discriminazione, con pretesti vergognosi, alla quale ci opporremo in sede civile e penale, nei confronti anche di una ipotesi di concussione da parte dei dirigenti ministeriali". De Luca è un fiume in piena all'indomani dell'alt all'uscita del piano di rientro sanitario deciso dal ministero della Salute. A margine della inaugurazione del sistema robotizzato per la gestione dei farmaci dell'Azienda ospedaliera "San Giuseppe Moscati" di Avellino, De Luca annuncia l'immediato ricorso al Tar del Lazio "per tutelare la Campania e i suoi cittadini" e ricorda che "la Campania, insieme a Veneto e Lombardia, sono le uniche regioni italiane in equilibrio di bilancio da dieci anni a questa parte".

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