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l'emergenza

Ancora fiamme sul Vesuvio, coltivazioni distrutte

Task force dei carabinieri, la Procura di Nola apre un'inchiesta

Ancora fiamme sul Vesuvio, coltivazioni distrutte

Il Parco Nazionale del Vesuvio brucia ancora. Da venerdì un fianco del vulcano continua ad andare a fuoco nonostante gli sforzi di vigili del fuoco, volontari e Protezione civile per spegnere le fiamme. Sono ancora tre i fronti di fuoco attivi: la valle del Gigante in direzione del Monte Somma, dove, fa sapere la Prefettura di Napoli dopo il vertice del Centro coordinamento soccorsi, stanno già operando i mezzi aerei Canadair; nel sud del cratere del vulcano operano elicotteri della Protezione Civile regionale e nella zona del Vicinale, dove la scorsa notte è ripreso l'incendio a causa del vento e sta operando via terra.Una lotta contro le fiamme e il fumo che ha avvolto parte del vulcano simbolo di Napoli.

Dopo la richiesta dello stato di mobilitazione nazionale firmata dal presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca e accolta sabato sera dal governo attraverso il ministro della Protezione Civile, Nello Musumeci, a combattere contro il fuoco ci sono 6 Canadair della flotta nazionale e 4 elicotteri della Regione Campania, oltre alle diverse squadre arrivate da altre regioni come Friuli Venezia Giulia e Liguria: una squadra di volontari è partita anche dalla città di Venezia: In aggiunta alle forze già impegnate, sono attese altre 15 squadre e 8 squadre della Colonna Mobile nazionale.

"Sin dalle prime ore del mattino si sono alzati Canadair ed elicotteri e in particolare nella Riserva Tirone la situazione è sotto controllo. Sull'altro versante Terzigno-Ottaviano abbiamo ancora focolai importanti che rappresentano una criticità in questo momento importante dove stiamo lavorando sia per cielo che per terra, con l'aiuto dell'esercito, per circoscrivere le fiamme e domarle completamente", ha spiegato Raffaele De Luca, direttore del Parco del Vesuvio.

Di "immagine spettrale" ha parlato il sindaco di Terzigno, Francesco Ranieri. "Stamattina si potevano vedere i danni alla natura, alla vegetazione" ma "noi ci risolleveremo perché siamo rinati tante volte: rinasceremo insieme alla nostra meravigliosa pineta. Bisogna ripartire immediatamente per ridare lustro anche a dispetto di chi ha voluto di nuovo offendere il nostro territorio meraviglioso", ha Ranieri detto a LaPresse. Un volontario della Protezione Civile è rimasto ferito, colpito da un arbusto durante le attività di bonifica: ricoverato in codice giallo all'Ospedale del Mare di Napoli, ha riportato una distorsione alla caviglia destra, un taglio al collo e dolori alla schiena.Intanto si cerca di capire da dove siano nate le fiamme.

L'Arma dei Carabinieri ha attivato una task force investigativa specializzata, composta da militari con competenze tecniche e investigative per individuare le cause dei roghi e accertare eventuali responsabilità. Il tutto sotto il sotto il coordinamento procura di Nola, competente per il territorio, che ha aperto un fascicolo.

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