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l'emergenza
12 Agosto 2025 - 09:01
NAPOLI. È lotta senza quartiere ai roghi sul Vesuvio. Sono tre i fronti aperti nei territori di Torre del Greco, Ottaviano e Terzigno.
VERTICE A TERZIGNO CON IL PREFETTO. «Ma è indubbio che il dispositivo che è stato posto in essere stia funzionando» dice il prefetto Michele di Bari dopo la riunione a Terzigno per fare il punto della situazione. Con il contributo dell’Esercito, ha spiegato, sono state realizzate cinque piste tagliafuoco e la situazione complessiva pare essere migliorata. Al lavoro ci sono ancora 350 unità tra Esercito, carabinieri forestale, Ente parco e vigili del fuoco e diversi Canadair. Da terra rende noto la Regione sono state impegnate 190 unità operative addette all’antincendio boschivo, tra volontari della Regione Campania (49), operatori della Sma Campania (26) e addetti del sistema nazionale (115).
Il tutto mentre dal Friuli Venezia Giulia sono partite quattro squadre, mentre il governatore Luca Zaia ha conferma che tre squadre del Veneto saranno presenti fino a domani e assicura disponibilità ove necessario. La Regione Lazio ha assicurato il proprio sostegno attraverso l’invio di 10 squadre antincendio con 60 persone e 8 mezzi pick-up al fine di garantire una concreta intensificazione delle forze in campo. «Vogliamo dire grazie ai tanti uomini e donne in divisa che stanno operando senza sosta, sono veri eroi dice il prefetto -. La situazione è resa più complicata dalle temperature molto alte e dal fatto che il fuoco si è diffuso in zone impervie». Si lavora su tre fronti: «La priorità assoluta fin dall’inizio degli incendi è stata quella di mettere in sicurezza tutti i centri abitati». E non mancano gli auguri di rapida guarigione «all’operatore che è stato colpito da un arbusto durante le operazioni di spegnimento dell’incendio».
TORRE DEL GRECO, ISTITUITO IL CENTRO OPERATIVO COMUNALE. Intanto, il sindaco di Torre del Greco, Luigi Mennella ha istituito il centro operativo comunale con un provvedimento firmato assieme al vicesindaco Michele Polese, all’assessore alla Protezione civile Antonio Ramondo e alla dirigente Maria Gabriella Camera, per continuare ad assicurare, nel prosieguo e fino a cessate esigenze, le attività finalizzate alla gestione dell’emergenza, con particolare riferimento all’assistenza alla popolazione coinvolta e alla messa in sicurezza dei siti interessati. Le fiamme, che hanno raggiunto la zona di via Resina Nuova, non minacciano centri abitati. «Siamo attenti a ogni possibile evoluzione ha detto il primo cittadino visto che l’area, nella sua estensione totale, vede risiedere diversi nuclei familiari, che comunque per ora non sono minacciati dal fuoco. Proseguono incessantemente le operazioni di spegnimento, che vedono impegnati sia mezzi aerei sia squadre di terra, attraverso un coordinamento sovracomunale che ci permette comunque di essere sempre prontamente informati».
E ancora: «La scorsa notte i nostri agenti della polizia municipale sono stati presenti nelle zone interessate per garantire, di concerto con le altre forze di polizia, il necessario servizio d’ordine e di assistenza. Un grazie va a loro, che saranno presenti a turno nell’arco delle 24 ore anche nei prossimi giorni, come da parte mia e dell’assessore Ramondo va un sentito ringraziamento alle associazioni di volontariato cittadine, associazioni che stanno fornendo supporto alle operazioni di spegnimento e al contempo stanno garantendo la necessaria assistenza ai cittadini. Siamo in costante contatto anche con i sindaci degli altri comuni interessati dai roghi, nella consapevolezza che al momento la priorità è arrivare a spegnere gli incendi il più presto possibile, per poi analizzare le cause e soprattutto valutare gli opportuni interventi affinché tali situazioni non vadano nuovamente a ripetersi».
VANNO AVANTI LE INDAGINI DELLA PROCURA. Intanto, proseguono i rilievi della task force investigativa speciale dei carabinieri nell’ambito dell’inchiesta aperta dalla Procura di Nola che ipotizza il dolo o il comportamento irresponsabile.
IL BILANCIO AL 10 AGOSTO. Dal 5 al 10 agosto sul fronte di fuoco attivo al Parco del Vesuvio, gli elicotteri della flotta della Regione Campania e i Canadair della flotta nazionale, coordinati sul campo dalla Protezione civile della Regione Campania hanno effettuato nell’area del Vesuvio colpita dagli incendi 1.995 lanci sganciando sulle fiamme 7.821.600 litri di estinguente. In dettaglio, gli elicotteri regionali hanno effettuato nell’area vesuviana colpita dagli incendi 892 lanci, sganciando 1.013.000 litri di estinguente e volando 86 ore. I canadair della flotta nazionale hanno invece eseguito 1103 lanci sganciando sulle fiamme 6.808.600 litri di estinguente e volando per oltre 200 ore.
LE REAZIONI POLITICHE. Intanto, continuano le reazioni politiche. Il vicepresidente della Camera, ed esponente del Movimento 5 Stelle, Sergio Costa chiede «che venga dichiarato immediatamente lo stato di calamità, con ristori straordinari che arrivino subito, per non lasciar morire aziende storiche e produzioni conosciute in tutto il mondo. Proporrò inoltre, nella prossima legge di bilancio, un intervento strutturale per garantire un sostegno duraturo e adeguato alle realtà colpite, sulla base delle perizie regionali che certificheranno le superfici percorse dal fuoco e le perdite di fatturato». E il presidente di Sud Protagonista, Salvatore Ronghi, è netto: «Il disastroso incendio che ha divorato il Vesuvio deve indurre le istituzioni ad intervenire con la prevenzione, viste le difficoltà di individuare i piromani. Pulire il sottobosco, ripristinare le fasce spartifuoco è il minimo se si vuole salvaguardare il nostro patrimonio boschivo. Anche nel parco dei Camaldoli, infatti, mancano gli interventi per prevenzione, come da tempo denuncia Antonio Varriale del comitato Agnolella Camaldolilli».
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