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campania
01 Settembre 2025 - 14:54
«La flessione dei consumi balneari registrata tra il 20 e il 30 luglio non deve destare allarmismi: si tratta di un fenomeno che si ripete ogni anno, anche se quest’estate è stato più marcato. Da agosto, infatti, le spiagge sono tornate a riempirsi, confermando l’attrattività del nostro litorale».
Lo dichiara Salvatore Trinchillo, Presidente del Sindacato Italiano Balneari (Sib) Confcommercio Campania, intervenendo sul dibattito riguardante la gestione delle spiagge, le concessioni e il ruolo degli operatori del settore.
Trinchillo punta l’attenzione innanzitutto sulla gestione delle spiagge libere, evidenziando come molte delle criticità derivino da un’azione insufficiente – e in alcuni casi del tutto assente – da parte dei Comuni:
«Troppo spesso queste aree vengono abbandonate, senza pulizia, vigilanza, servizi di salvataggio o presidi di primo soccorso. Questo priva i cittadini di un’alternativa adeguata e, di conseguenza, gli operatori balneari vengono ingiustamente messi sotto accusa. È fondamentale che i Comuni rispettino il loro ruolo di garanti dei servizi essenziali, così come stabilito dalla legge».
Per affrontare in maniera efficace queste problematiche, Trinchillo richiama l’importanza dell’approvazione dei Piani comunali delle coste (Pad):
«Solo attraverso una pianificazione attenta e una valutazione precisa delle caratteristiche territoriali – spiega – sarà possibile garantire un equilibrio tra spiagge libere e stabilimenti balneari, favorendo un modello sostenibile e inclusivo per cittadini e turisti».
Un altro nodo centrale riguarda quello delle concessioni. Trinchillo invita alla chiarezza per evitare equivoci e conflitti:
«È importante spiegare che i bandi pubblici non annullano le concessioni esistenti: servono semplicemente a confermare l’affidamento della gestione, che può restare agli attuali operatori o essere assegnata ad altri. Diffondere confusione su questo punto rischia solo di alimentare tensioni e malintesi».
Il Presidente del Sib sottolinea poi il ruolo fondamentale degli stabilimenti balneari nella sicurezza in mare:
«La normativa nazionale assegna obblighi precisi in materia di assistenza e vigilanza – spiega Trinchillo – e gli operatori balneari svolgono, di fatto, una funzione di pubblica utilità. Ogni estate migliaia di interventi di salvataggio, soccorso e assistenza vengono assicurati grazie alla presenza capillare dei concessionari lungo le coste. È un servizio che lo Stato, da solo, faticherebbe a garantire».
Ma il contributo degli operatori balneari non si limita alla sicurezza. Trinchillo evidenzia il loro impegno nella tutela dell’ambiente, nella promozione turistica e nella difesa delle coste: attraverso investimenti per la protezione dall’erosione, interventi di riqualificazione delle spiagge e progetti di recupero ambientale, come dimostra l’esperienza del litorale di Domizia, dove un’associazione locale ha contribuito a valorizzare e tutelare la presenza della tartaruga marina Caretta Caretta, i concessionari sostengono la salvaguardia degli ecosistemi e la valorizzazione del territorio.
Infine, Trinchillo lancia un appello ai sindaci e alle amministrazioni locali, invitando a rafforzare la collaborazione tra pubblico e privato:
«Siamo pronti a collaborare con i sindaci per migliorare la gestione delle spiagge libere e garantire servizi essenziali ai cittadini. La nostra visione è quella di un modello di collaborazione che consenta a tutti di scegliere liberamente se frequentare stabilimenti o spiagge libere. Tutelare l’ambiente, garantire sicurezza, promuovere il turismo e valorizzare la nostra costa sono obiettivi comuni. Lavorare insieme è l’unica strada per raggiungerli».
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