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Verso le Regionali
03 Settembre 2025 - 08:24
Vincenzo De Luca
NAPOLI. Il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, non si tira indietro dal confronto politico in vista delle prossime elezioni regionali. Intervenendo ai microfoni di Rtl 102.5 durante la presentazione del suo nuovo libro «La sfida. Tra terzo mandato, nuovi padroni, guerre di genocidio e trumpismo», De Luca ha ribadito la sua posizione sulla possibile candidatura di Roberto Fico, ex presidente della Camera ed esponente del Movimento 5 stelle, come candidato del centrosinistra.
«Ci sono molti ragazzi che stanno mettendo sui social le mie affermazioni degli anni passati su alcuni esponenti del M5s. Quelle affermazioni le confermo perché riflettevano il mio giudizio su una stagione storica e sugli elementi di demagogia che hanno caratterizzato quel percorso. Adesso i 5 stelle hanno cambiato linea e si sono trasformati in partito politico, ma io non rivedo nulla di ciò che ho detto. Resta legittimo e ragionevole domandarsi se sia la scelta migliore affidare il governo della regione più difficile d’Italia a chi non ha mai amministrato nulla», ha affermato il governatore.
Allo stesso tempo, De Luca ha chiarito di non voler ostacolare la costruzione di una coalizione progressista, che ritiene necessaria per contrastare il centrodestra. «Io non ostacolerò il processo di costruzione di una coalizione progressista, mi sembrerebbe un atteggiamento miserabile. Farò il mio dovere come sempre. Anche perché l’alternativa che abbiamo in Campania fa piangere, fa pena», ha dichiarato, riferendosi ai nomi in campo nello schieramento opposto. Il presidente uscente ha voluto distinguere la propria linea da quella dei commentatori politici che, a suo dire, «non entrano mai nel merito».
«Prima dell’approvazione di un programma di governo non esprimo il mio consenso nei confronti di nessuno. Voglio sapere quali sono le politiche ambientali che si intendono attuare, quali le misure per il lavoro e quali le strategie per affrontare le difficoltà che restano enormi, dopo dieci anni di un lavoro immane», ha sottolineato.
Smentita secca anche sulle voci di un presunto accordo con la segretaria nazionale del Pd che vedrebbe suo figlio Piero De Luca alla guida del partito regionale in cambio del via libera a Fico. «È troppo semplice e strumentale questa versione. Qui non c’è nessun patto. Si è soltanto deciso di mettere ordine nel partito campano e rieleggere gli organismi, un’operazione di civiltà politica. Piero è un dirigente con venticinque anni di militanza alle spalle, docente universitario e professionista: non vive di politica», ha rimarcato.
Nel corso dell’intervista, De Luca ha inoltre polemizzato sul tema del terzo mandato, accusando il Pd di non aver difeso la legge campana. «Il Governo ha messo in discussione la norma in Campania, ma non quella del Piemonte che è identica. Una cosa incredibile. E dal Pd nessuna parola critica», ha affermato, ribadendo il suo dissenso verso una gestione che definisce «degenerata».
Tra critiche e rilanci, l’uscente governatore conferma dunque la sua volontà di non esercitare veti personali, ma di mantenere ferma la sua «ragione critica», chiedendo chiarezza e contenuti prima di dare un sostegno definitivo.
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