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Caro-libri, le famiglie comprano di seconda mano

In Campania il mercato è triplicato, per lo più dettato dall’esigenza di risparmio, ma anche per ridurre l’impatto ambientale

Caro-libri, le famiglie comprano di seconda mano

NAPOLI. Il ritorno a scuola si preannuncia un salasso per le famiglie italiane, e quelle di Napoli e della Campania non fanno eccezione. Con un costo medio per studente che si attesta sui 580 euro per la scuola media e 1.250 euro per le superiori, i genitori sono costretti a cercare soluzioni per alleggerire il peso economico. Secondo le stime dell'Unione Nazionale Consumatori, basate sui dati Istat, si prevedono aumenti nei prezzi di libri e cancelleria, spingendo sempre più persone a esplorare il mercato mercato di seconda mano e le piattaforme online. La tendenza a comprare prodotti di seconda mano è in forte crescita, come dimostrano i dati delle piattaforme digitali. Wallapop, ad esempio, ha registrato negli ultimi sette giorni un'impennata nelle ricerche di materiale scolastico.

Le ricerche per la parola chiave "libri" sono aumentate del 73%, mentre quelle per "zaino" e "astuccio" hanno visto un incremento rispettivamente del 35% e del 75%. Anche i quaderni e i tablet, strumenti sempre più essenziali per la didattica moderna, hanno registrato un aumento notevole nelle ricerche, con un +33% e un +67% ciascuno. Acquistare libri usati permette di risparmiare fino al 50% del prezzo di copertina, ma il mercato di seconda mano offre anche un'opportunità di guadagno. Una ricerca di Wallapop in collaborazione con mUp3 ha rivelato che le famiglie italiane credono di poter ricavare fino a 90 euro vendendo il materiale scolastico degli anni passati. Le vendite online di articoli per la scuola sono in aumento: zaini e tablet hanno registrato una crescita del 33%, mentre quaderni e libri hanno visto un incremento rispettivamente del 44% e del 52%. I diari hanno avuto il maggiore successo, con un'impennata del 91% nelle vendite. Risparmio e sostenibilità: le motivazioni delle famiglie.

Un sondaggio condotto da Altroconsumo ha confermato il trend: quasi un terzo dei genitori con figli alle scuole medie ha acquistato solo libri usati, una percentuale che scende leggermente (26%) per le superiori ma rimane comunque significativa. La maggior parte delle famiglie sceglie l'usato per ragioni economiche (91%), ma un'altra motivazione importante è la volontà di ridurre gli sprechi e l'impatto ambientale (46%). Chi sceglie di comprare usato si affida sia a negozi fisici che a piattaforme online come Libraccio.it, che gestisce circa il 50% delle vendite digitali, Amazon (con una sezione dedicata all'usato), Subito.it e Facebook Marketplace. Le politichistituzionali e i consigli per risparmiare. Per contrastare il caro libri, alcune associazioni come Cittadinanzattiva hanno chiesto l'introduzione di un sistema di detrazione fiscale per le spese scolastiche e l'aumento della soglia Isee per l'accesso ai fondi di sostegno.

Il Ministro dell'Istruzione, Giuseppe Valditara, ha risposto in modo parziale, annunciando un incremento del fondo destinato all'acquisto di libri per le famiglie meno abbienti, portandolo a 137 milioni di euro per il 2025 e a 139 milioni per gli anni successivi. In attesa di misure più incisive, l'Unione Nazionale Consumatori ha fornito alcuni consigli pratici per risparmiare, tra cui l'acquisto di libri presso la grande distribuzione o tramite l'e-commerce, dove è possibile ottenere sconti fino al 15% rispetto alle librerie tradizionali.

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