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Campania terza nell’imprenditoria femminile agricola

Oltre mezzo milione le donne impiegate nelle campagne a vari livelli e titoli. Meglio fanno solo Sicilia e Puglia

Campania terza nell’imprenditoria femminile agricola

NAPOLI. La regione Campania al terzo posto in Italia per il numero di imprese femminili nel mondo agricolo. La Coldiretti Campania ha spesso sottolineato questo aspetto che è emerso senza ombra di dubbio dai dati del Registro delle Imprese. Tra imprenditrici agricole e occupate, sono oltre mezzo milione le donne e le ragazze impegnate fino a questo momento nelle campagne, una presenza diffusa in tutto il territorio italiano. Davanti alla Campania ci sono Sicilia e Puglia, dietro invece Lazio, Toscana e Piemonte.

Le agricoltrici puntano anche sul ricambio generazionale con oltre 12mila aziende femminili guidate da ragazze under 35. Tanti i settori interessati: dalle fattorie antiviolenza ai fiori da mangiare per arricchire ricette e cocktail. Le nuove contadine sono sempre più cardine di un settore per lungo tempo considerato prerogativa maschile, stanno portando un contributo decisivo dal punto di vista della sostenibilità, della solidarietà e dell’innovazione di prodotto.

Fra le donne della Campania c’è Annamaria Cascone. Produce fiori eduli, ricchi di proprietà nutritive utilizzati in cucina per arricchire piatti, sia nel gusto che nella presentazione, preparare infusi, decorare dolci e insalate, o come ingredienti di prelibatezze gastronomiche. Si va dalla calendula, dal sapore leggermente piccante, ottima nelle insalate, alle viole, dal gusto delicato per guarnire dolci e gelati. Ma ci sono anche il nasturzio, che si consuma crudo in insalata o saltato, o il tagete, ideale per preparare formaggi freschi, condimenti e aceto alle erbe. La coltivazione di fiori eduli aiuta a promuovere la biodiversità e può avere un impatto positivo sulla consapevolezza ecologica dei consumatori.

Secondo un’analisi di Coldiretti Donne, circa il 60% delle imprese rosa ha deciso di orientare una parte della produzione verso il biologico o il biodinamico, impegnandosi in una filiera di qualità che promuove la sostenibilità, la salvaguardia della biodiversità, delle risorse naturali, del paesaggio e del benessere animale. Inoltre, le donne instaurano legami profondi con il territorio, diventando vere e proprie sentinelle del territorio e dell’ambiente.

Nel 2025, l'imprenditoria femminile in Campania è stata supportata principalmente dal Fondo Impresa Femminile (risorse Pnrr per avvio e sviluppo di imprese femminili) e da un bando della Regione Campania per il Sostegno al Lavoro Autonomo, che ha stanziato 10 milioni di euro per la creazione di imprese femminili, oltre a finanziamenti nazionali come On Oltre Nuove Imprese a Tasso Zero. Questo con l’obiettivo di incentivare la nascita e il consolidamento di nuove attività imprenditoriali femminili nei settori dell'industria, artigianato, commercio, turismo e servizi.

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