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Tajani boccia il Reddito di dignità

Il leader di Fi: «È la ripetizione di un fallimento». Librandi: «Stipendio a caregiver è misura concreta»

Tajani boccia il Reddito di dignità

TELESE. La kermesse azzurra di Telese, al suo secondo giorno, mostra il partito in movimento: radici e identità, ma anche la determinazione a trasformare il consenso in progetto per la Campania. Qui Forza Italia mette in scena non soltanto una festa, ma l’idea di una comunità politica che punta a guidare la sfida regionale.

Il primo fronte è quello economico e sociale. Antonio Tajani ha scelto di affidare le sue considerazioni a Gianfranco Librandi, vicesegretario regionale e ideatore del format televisivo ‘Sarò Gianfranco’, che sarà trasmesso dall’emittente campana Canale 21. Un’intervista in cui il leader azzurro ha bocciato il “reddito di dignità” proposto da Roberto Fico insieme a Giuseppe Conte: «È la ripetizione di un fallimento. Il reddito di cittadinanza non ha dato risultati. Il governo di centrodestra ha creato più di un milione di posti di lavoro: è la dimostrazione che bisogna sostenere chi lavora e dare aiuto a chi è davvero in difficoltà, non incentivare il non lavoro».

Librandi ha illustrato la proposta di Forza Italia: «Abbiamo presentato una legge per garantire uno stipendio ai caregiver. È una misura concreta, finanziabile con fondi europei, molto più seria delle promesse del M5S». A Telese è stato lo stesso Librandi a rafforzare il messaggio: «Il cosiddetto reddito di dignità è un imbroglio politico. Non si può fare, non si può finanziare e costerebbe quasi un miliardo l’anno. Noi vogliamo trasformare le risorse in lavoro vero: borse di formazione retribuite, tirocini, apprendistati con incentivi, voucher per famiglie. Fico è una carta conosciuta».

Maurizio Gasparri, presidente dei senatori azzurri, ha scelto di allargare l’orizzonte al rapporto fra centrodestra e società civile: «Il nostro programma è aperto all’impresa, al lavoro, alla crescita, alla sicurezza. Vuole raccogliere forze. In Campania abbiamo avuto un fatto anomalo: spesso il risultato politico ha visto il centrodestra ottenere un successo e poi, dal lato amministrativo e regionale, il risultato è stato deludente. Quindi ha aggiunto dobbiamo portare l’area di elettori che spesso ha votato per sindaci o presidenti di Regione di sinistra alla sua area naturale: quella moderata, del fare, del creare lavoro, del futuro, del centrodestra. Ecco perché riteniamo che si debba aprire alla società civile. La Campania ha bisogno di uscire da una devianza assistenzialista, quella dei grillini, che non hanno fatto crescere l’occupazione. Questa regione deve guardare alle sue potenzialità. Molte imprese e attività sono cresciute, ora bisogna far crescere ancora di più la Campania e farla uscire dai problemi che ancora ci sono».

Gasparri infine lancia un avvertimento agli alleati: «A loro dico di essere generosi e di non sventolare bandiere di partito, perché le forze politiche devono aprirsi ad altre realtà esterne». Sul terreno ambientale il confronto si accende attorno alla proposta di Fico di chiudere il termovalorizzatore di Acerra, bocciata senza esitazioni da Tajani. «Ricordiamoci Napoli nel 2007 e nel 2008 ha osservato Tajani -. Il termovalorizzatore di Acerra è stato ed è lo strumento decisivo per uscire dall’emergenza. Pensare di chiuderlo significa riportare la Campania indietro di vent’anni».

Accanto a lui, il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin ha rivendicato il ruolo del governo nella Terra dei fuochi: «Abbiamo nominato il generale Giuseppe Vadalà commissario unico per coordinare gli interventi. Dopo anni di iniziative sparse serviva ordine. Ma serve anche controllo del territorio. Chi parla di chiudere Acerra guardi le immagini della città prima del 2007». Il terzo fronte è quello sanitario. «La Campania è una terra piena di imprese e di turismo, ma resta troppo indietro -ha spiegato Tajani -. Si merita di più. Bisogna rafforzare la medicina di territorio, assumere nuovi medici e infermieri, sostenere il progetto universitario regionale. Solo così gli ospedali torneranno a occuparsi delle vere emergenze». Il tema delle regionali resta sullo sfondo di ogni intervento.

«La sfida che ci attende è chiara: riportare la Campania a livelli di competitività pari al resto d’Italia osserva Francesco Silvestro, senatore di Forza Italia -. Non possiamo più accettare che i nostri giovani cerchino altrove opportunità che qui mancano. Forza Italia si presenta come il partito del lavoro, della formazione e della stabilità». La seconda giornata della festa si è chiusa con un tratto di colore, l’esibizione di Gigi Finizio, che ha raccolto applausi in un ristorante di Puglianello, di cui è primo cittadino il parlamentare Francesco Maria Rubano.

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