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Fine vita, da Asl Na 3 Sud sì a due casi

Ada 44enne affetta da Sla: ho vinto io, non ho paura

Fine vita, da Asl Na 3 Sud sì a due casi

L’Asl Napoli 3 Sud ha annunciato che il Comitato Etico Territoriale Campania 2 ha espresso pareri favorevoli per due pazienti che avevano richiesto di accedere alla procedura di suicidio medicalmente assistito. I pareri sono stati rilasciati in tempi rapidi, sulla base delle relazioni della Commissione Tecnica Multidisciplinare Permanente, istituita dall’azienda a seguito delle visite domiciliari delle pazienti. È quanto si legge in una nota. L’Asl sta ora predisponendo le modalità di somministrazione autonoma dei farmaci, adattate alle condizioni cliniche delle due persone e nel pieno rispetto della loro dignità. I percorsi saranno condivisi con le pazienti e i rispettivi medici di medicina generale, secondo quanto stabilito dalle sentenze della Corte Costituzionale 242/2019, 1357/2024 e 66/2025.

Secondo una verifica delle condizioni di salute eseguita dell'Asl, Ada, la 44enne campana affetta da Sla, ha tutti i requisiti previsti e "quando e se lo vorrà potrà quindi procedere con l'aiuto alla morte volontaria nel pieno rispetto delle garanzie costituzionali e delle pronunce della Corte". A renderlo noto è l'associazione Luca Coscioni, in una nota. La comunicazione ufficiale ai legali della 44enne è stata notificata ieri, 7 ottobre: ora, informa ancora la nota, "l'azienda sanitaria ha reso noto che procederà con le fasi consequenziali previste con l'individuazione del farmaco e delle modalità di autosomministrazione".

"La Sla ha perso, io ho vinto". Così, Ada, 44enne campana affetta da Sla, dopo il parere favorevole espresso dal Comitato etico sulla richiesta di accedere alla morte assistita. "Non ci sono parole adatte a descrivere il mio stato d'animo, - fa sapere - ma proverò a rendere l'idea. Quando ho letto le parole 'parere favorevole', ho sentito letteralmente un peso scivolare dalle mie spalle". "Non trascorrerò nemmeno un minuto in più ad avere paura di ciò che può farmi", si legge nel comunicato diffuso dall'associazione Coscioni, "da oggi esiste solo il presente, e ogni giorno è prezioso. Da oggi sono legalmente padrona della mia vita e del mio corpo". "Auspico la stessa serenità per tutte le persone che affrontano la mia stessa condizione, e che ogni essere umano possa un giorno esercitare questo diritto senza dover lottare fino all'ultimo respiro. Grazie a chi mi ha ascoltata, sostenuta e accompagnata in questo percorso", conclude Ada.

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