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«“A testa alta” per difendere il lavoro fatto»

Il governatore in tv con il logo della sua formazione

«“A testa alta” per difendere il lavoro fatto»

NAPOLI. Si presenta nella consueta diretta social con il logo della lista che fa riferimento a lui. C’è anche il suo nome, a differenza di quella che apparirà sulla scheda. «Offriamo la lista “A testa alta” a quegli elettori che vogliono difendere il lavoro fatto in questi anni e dare un segno di rispetto verso il sottoscritto». A dirlo, nel corso della consueta diretta social del venerdì, è il governatore Vincenzo De Luca. «Questa lista è per tutti gli elettori che non si riconoscono nei partiti tradizionali e non vogliono tornare nella palude burocratica» sottolinea il numero uno di Palazzo Santa Lucia.

Poi l’attacco agli esponenti del centrodestra che, dice De Luca, «si stavano preparando a fare una campagna di falsificazione sulla sanità in Campania ma si sono coperti di ridicolo. Noi stiamo lavorando al di là delle chiacchiere delle politica politicante. Faremo 172 case di comunità rispettando i programmi che ci siamo dati con il Pnrr. Inoltre, in questo anno e mezzo abbiamo lavorato per la riduzione delle liste di attesa». De Luca è un fiume in piena: «Non so quante bestialità ascolteremo in questo mese di campagna elettorale ma questi sono i dati che riguardano la nostra regione».

Poi l’attacco diretto al candidato governatore del centrodestra, Edmondo Cirielli: «Nei suoi manifesti elettorali ha lanciato lo slogan “Rialziamoci” e “Facciamo tornare grande la Campania”. Un chiaro scimmiottamento di uno slogan di Trump che suona anche come una confessione esplicita che stavano dormendo, perché quando ci siamo insediati avevamo davanti agli occhi la Campania che era una palude, la sanità commissariata, i 4,5 milioni di ecoballe, i rifiuti per le strade, l’Eav con 700 milioni di euro di debiti. Dove dobbiamo tornare? Ai fallimenti del passato? Non c’è limite al senso di ridicolo».

De Luca, poi, torna all’attacco anche sulla vicenda del San Carlo parlando di «atteggiamenti di scorrettezza istituzionale mai vista, con una violazione delle regole democratiche elementari. La dignità dei lavoratori è stata calpestata. Le risorse della Regione vanno utilizzate per la programmazione e non per fare un marchettificio. Sono pronto ad un’operazione verità con un confronto pubblico».

E ancora: «Chi ha mostrato atteggiamenti di grande, totale scorrettezza, facendo finta di nascondersi dietro gli interessi di Napoli ha calpestato la dignità di Napoli e del San Carlo, una vergogna». Per De Luca «al di là di tutte le chiacchiere e i complotti politici inventati solo per nascondere la propria scorrettezza, la Regione eorga 7 milioni e mezzo di euro al San Carlo. È una somma ingente, il triplo di quanto la Regione Lombardia dà alla Scala di Milano. Nei giorni scorsi, il nuovo sovrintendente Fulvio Macciardi mi ha fatto una visita di cortesia. Gli ho raccomandato di utilizzare le risorse che abbiamo incrementato per rispetto dei dipendenti del San Carlo, la cui dignità è stata calpestata per sette mesi, per la programmazione del teatro e non per fare del San Carlo un marchettificio».

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