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Regionali in Campania
29 Ottobre 2025 - 08:39
NAPOLI. «Rimettere al centro dello sviluppo della Campania l’aeroporto di Grazzanise e realizzare un sistema aeroportuale integrato. È tra le priorità del nostro piano di rilancio e sviluppo di tutte le aree della nostra Regione. Un progetto condiviso a 360 gradi con Matteo Salvini che domenica da Napoli ha ricordato il programma infrastrutturale strategico per trasformare la Campania in un modello per la crescita del Mezzogiorno». A dirlo Edmondo Cirielli, viceministro degli Affari esteri e candidato presidente della Regione Campania con la coalizione di centrodestra.
«È grazie all’impegno del Governo Meloni - dice l’esponente di Fratelli d’Italia - che nel 2025 Grazzanise è entrato a pieno titolo nel Piano aeroportuale nazionale, specificandone l'utilizzo duale, civile e militare, approvato dal ministero della Difesa, mentre la Regione di Pd e 5 Stelle non ha fatto niente».
Secondo Cirielli «quello di Grazzanise rappresenta non soltanto una soluzione a lungo termine per alleggerire il traffico aereo di Capodichino ma una straordinaria opportunità per costruire un sistema di infrastrutture e collegare l'aeroporto della provincia di Caserta con la stazione Alta Velocità di Napoli-Afragola. L’obiettivo è realizzare un sistema aereo che si basi su tre aeroporti, Grazzanise, Salerno Costa d’Amalfi Cilento e Napoli che consenta di decongestionare Capodichino, che oggi gestisce un flusso di turisti e passeggeri in aumento».
Intanto, il candidato governatore del centrodestra sarà oggi a Caivano per un doppio appuntamento assieme al ministro della Salute, Orazio Schillaci: alle 11 Centro sportivo Pino Daniele e a mezzogiorno all’Istituto Morano. Intanto, il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli, a L’aria che tira su La7 spiega che «in apparenza avere un governatore uscente dovrebbe avvantaggiare la coalizione di sinistra. Ma sappiamo che il cosiddetto campo largo è diventato un campo di padel 2.0: se fosse davvero così largo il centrosinistra avrebbe la maggioranza e non ce l’ha. L’uscente De Luca non vede riconfermato il Pd come partito trainante e quindi non mette a fattor comune i suoi dieci anni di governo. Pd e 5 Stelle se le sono date di santa ragione per anni e la candidatura di Fico significa che hanno prevalso i pentastellati».
Infine: «Cirielli è un ottimo candidato, non è solo un politico di razza, ma anche un amministratore capace, come ha dimostrato da presidente della provincia di Salerno. Fico invece non ha mai fatto nemmeno il consigliere di circoscrizione. Per quanto riguarda il programma, il reddito di inclusione è una risposta giusta per soccorrere i cittadini meno abbienti inabili al lavoro mentre il reddito di cittadinanza era una risposta sbagliata in quanto distribuiva soldi anche a chi aveva la possibilità di lavorare. Se ne sono avvantaggiati i “divanisti”, persone che con la paghetta di Stato erano appagati e non cercavano lavoro».
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