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la polemica
29 Ottobre 2025 - 15:49
"Non c'è nessuna motivazione politica". Così il ministro della Salute Orazio Schillaci da Caivano dove si è recato in visita al centro sportivo Pino Daniele insieme al candidato presidente del centrodestra, Edmondo Cirielli, rispondendo a una domanda sulla mancata uscita della Campania dal piano di rientro sanitario.
"Abbiamo esaminato con i tecnici la richiesta in modo preciso e puntuale. - continua - Questa è la verità, d'altronde io credo che poi i cittadini campani sono i primi che si possano rendere conto di come sia stata nei questi anni la sanità campana, e non voglio aggiungere altro. Ci sono problemi di lista di attesa, se andiamo a vedere i dati è la Regione che ha assunto meno personale negli ultimi 5 anni, quindi insomma ci sono dei problemi strutturali che vanno affrontati, risolti, nell'interesse dei cittadini campani".
"Il Ministero è per aiutare le Regioni, e soprattutto per dare una sanità pubblica migliore a tutti, rispettando i dettami della Costituzione. La sanità e l'offerta di cura in Italia non può dipendere dal Cap, da dove uno ha la fortuna o la sfortuna di vivere. Non è pensabile avere una sanità che va a due velocità non solo tra Nord e Sud ma anche tra piccoli centri e grandi centri, tra i centri delle città e le periferie. Questo è quello che stiamo facendo al Ministero, lo ripeto, nell'interesse e unico dei cittadini, dei malati e delle persone più fragili e più deboli" conclude Schillaci.

LA REPLICA FEROCE DI VALERIA CIARAMBINO. «Ascoltando le parole del ministro Schillaci sulla sanità in Campania non si può che restare basiti. Il rappresentante di un governo che ha tagliato pesantemente le risorse per la sanità pubblica e che tiene la sanità campana ostaggio di squallidi interessi elettorali viene a fare passerelle col candidato Cirielli, permettendosi di farci la morale - dichiara Valeria Ciarambino, Vicepresidente del Consiglio regionale e candidata di Avanti Campania Psi - Non ci servono le sue chiacchiere e i suoi giudizi. Ci serve che liberi la Campania da un piano di rientro che impedisce all'istituzione regionale di investire risorse proprie in prestazioni sanitarie in aggiunta a quelle essenziali e che blocca la possibilità di assumere il personale che manca. E Schillaci si permette di venirci a dire che abbiamo assunto poco personale? Oggi ci sono regioni del Nord come la Liguria che hanno centinaia di milioni di euro di debiti in sanità e non sono in piano di rientro, a fronte della Campania che ha i conti in ordine da un decennio e viene tenuta bloccata immotivatamente. Come rappresentante dei cittadini campani vorrei poi ricordare a Schillaci che i criteri di riparto del Fondo Sanitario nazionale scippano ogni anno oltre 200 milioni di euro alla mia terra. Risorse necessarie per potenziare strutture, personale e servizi: un vero e proprio tradimento nei confronti dei pazienti e degli operatori sanitari che quotidianamente lottano per garantire cure adeguate. Si desse da fare per darci quello che ci spetta. O vuole forse fare come Salvini, che dopo averci scippato 15 milioni per la linea 10 della metropolitana Afragola-Napoli, è venuto in Campania a farci sapere che se votiamo il centrodestra ce li ridà? Io mi vergognerei». conclude Ciarambino.
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