Speciale elezioni
campania al voto
11 Novembre 2025 - 08:51
Roberto Fico
NAPOLI. «Parlano di modello Caivano, ma non si presentano neanche alle elezioni. Fratelli d’Italia ha decretato il fallimento delle proprie proposte. Noi invece stiamo su territori, centimetro per centimetro, con le nostre proposte: sicurezza, cultura, sviluppo, lavoro. Sono queste le risposte concrete, non quelle della destra».
Roberto Fico attacca via social il centrodestra. Poi, nel corso del tou elettorale che tocca Caserta, Marigliano e Benevento, il candidato del centrosinistra rincara la dose: «I parlamentari di centrodestra in Campania che stanno facendo campagna elettorale qui dimenticano di aver votato l’autonomia differenziata. Mi chiedo come possa un cittadino campano votare chi ha pensato solo ai propri interessi personali per restare al Governo evitando che la Lega o facesse cadere. Sono patrioti a parole, ma hanno tradito la patria che noi stiamo difendendo. Non rispondiamo alle offese, ma parliamo di contenuti».
E ancora: «I grandi Paesi si fondano su una pubblica amministrazione efficiente e noi in parte l’abbiamo sui territori, anche se in certi casi affievolita dal fatto che sono diminuiti i finanziamenti ai Comuni e c’è stato il blocco delle assunzioni. Noi dobbiamo lavorare per avere una pubblica amministrazione giovane ed efficace». Poi un nuovo attacco al centrodestra: «I nostri avversari hanno tagliato 3 miliardi e mezzo del fondo perequativo statale, il che significa che se dobbiamo rifare le condotte idriche non ci sono risorse. Dicono di voler creare lavoro ma hanno tagliato nell’ultima legge di bilancio 200 milioni euro di decontribuzione Sud appostati dal Governo giallorosso...».
E ancora: «Dobbiamo creare una medicina territoriale forte che possa prendere in carico le persone. Se riusciamo a farlo, l’ospedale torna al suo ruolo, ovvero quello di curare gli acuti. In questo modo possiamo avere un decongestionamento dei pronto soccorso ed evitare i fenomeni di affollamento delle strutture». Infine: «Un ruolo fondamentale è quello che dovranno rivestire i medici di medicina generale, perché noi dobbiamo aiutarli affinché ci sia più clinica e meno burocrazia. Se riesce a fare questo, si crea un sistema di sicurezza integrato con la medicina di prossimità e questi medici diventano l’anello di congiunzione giusto per consentire a tutti di essere presi in carico dal sistema sanitario locale. Questo è quello che abbiamo in mente per la sanità. E poi abbiamo dobbiamo avere grande attenzione per le famiglie che hanno problemi di persone con autismo, disabilità e salute mentale che troppo spesso sono lasciate soli nella burocrazia. E per questo dobbiamo rafforzare i servizi».
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