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Cirielli lancia l’autonomia alternativa

«Ne faremo una differenziata per i Comuni dando deleghe a quelli più virtuosi»

Cirielli lancia l’autonomia alternativa

NAPOLI. Ultimi giorni di campagna elettorale per Edmondo Cirielli. Il candidato del centrodestra alla presidenza della Regione conferma che la premier Giorgia Meloni non tornerà di nuovo in Campania venerdì: «Deve andare in Sudafrica per il G20, l’Italia ha un ruolo molto profilato sul piano della diplomazia internazionale e il G20 è anche un foro importante per le grandi potenze del sud globale emergenti; secondo me è giusto che lei vada lì».

Poi attacca il candidato del centrosinistra Roberto Fico assente al confronto in Rai: «Prima conferma di venire e poi non si presenta. Io ci sono stato per rispetto del servizio pubblico, degli altri candidati, dei campani che voteranno. Questo modo di fare, dimostra che non abbiamo di fronte una persona corretta e coerente». Cirielli, nel confronto con i vertici dell’Anci Campania, lancia un’idea: «Faremo un’autonomia differenziata comunale premiando i Comuni più virtuosi dando loro delle deleghe. L’autonomia differenziata c’è già e mi rammarica il fatto che ci siano molta ignoranza e malafede. Ora c’è un’ulteriore attuazione che prevede che verranno date ulteriori deleghe. La riforma del Titolo V già fatta dal centrosinistra non teneva conto dei Lep, quella dell’attuale Governo tende a rimediare».

Intanto, il ministro per gli Affari europei e il Pnrr, Tommaso Foti, a Napoli con Cirielli, fornisce una fotografia nitida e preoccupante della spesa del Pnrr in Campania: «È sotto la media nazionale nella capacità di spesa». E ricorda che sulla Regione ci sono 15 miliardi di fondi Pnrr, cui si aggiungono 6,3 miliardi di cofinanziamenti, per un totale di 21,3 miliardi: «Parliamo di una massa finanziaria imponente: basti pensare che l’intera legge di bilancio vale 18 miliardi. Eppure, su 15 miliardi del Pnrr, la Campania ne ha spesi poco più di 5, circa un terzo. È evidente che così non basta».

Foti parla di «criticità strutturali», ammettendo che alcuni ritardi «possono essere spiegati dalla complessità degli interventi». Ma il problema, avverte, è un altro: «Abbiamo davanti un muro, la data del 30 agosto 2026. Entro quella scadenza i fondi devono essere spesi o verranno persi. E l’Italia e la Campania non possono permetterselo». Cirielli punta il dito sulla gestione regionale degli ultimi dieci anni: «Le percentuali di spesa sono imbarazzanti. La Campania ha comprato macchinari sanitari che oggi restano chiusi perché non si sono assunti medici e infermieri. È la dimostrazione della totale assenza di una strategia. La coalizione uscente, a guida Pd, in dieci anni non ha sapute spendere le risorse e avrei voluto che il candidato presidente Fico si fosse assunto la responsabilità di questi disastri».

Il candidato promette un cambio di passo: «Serve una cabina di regia forte, e serve aiutare i piccoli Comuni che non hanno uffici tecnici adeguati. Non possiamo perdere un solo euro». Il tutto mentre Arianna Meloni, capo della segreteria politica di Fratelli d'Italia., su Instagram posta una foto di una visita al Tarì e scrive, tra l’altro: «Una regione che può riprendere in mano la propria storia e tornare a correre, scegliendo Edmondo Cirielli e Fratelli d’Italia alle prossime elezioni».

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