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Alle urne con l’incubo astensionismo

Seggi aperti oggi dalle 7 alle 23 e domani dalle 7 alle 15 per scegliere governatore e consiglieri

Alle urne con l’incubo astensionismo

NAPOLI. Urne aperte oggi e domani in Campania: i cittadini scelgono il nuovo presidente e i consiglieri che comporranno la nuova assise regionali. Sei gli aspiranti governatori: Roberto Fico, candidato del centrosinistra sostenuto da Partito democratico, Movimento 5 Stelle, Alleanza Verdi Sinistra, A testa alta, Noi di Cento, Avanti Campania-Psi, Casa Riformista e la lista Fico Presidente; Edmondo Cirielli, in lizza per Fratelli d’Italia, Forza Italia, Lega, Noi Moderati, Udc, Consumatori-Pensionati, Democrazia cristiana con Rotondi e la lista Cirielli Presidente; Giuliano Granato, in campo per Campania Popolare; Stefano Bandecchi con Dimensione Bandecchi; Nicola Campanile con il movimento Per; Carlo Arnese per Forza del Popolo, simbolo che apparirà sulla scheda anche se il candidato ha comunicato di aver rotto con i vertici del movimento e correrà da solo.

Circa cinque milioni gli elettori ma sul voto pesa una grande incognita relativa all’astensione. I sondaggi diffusi nelle scorse settimane non incoraggiano all’ottimismo, visto che si è arrivati a prevedere che le assenze ai seggi possano addirittura sfiorare il 60 per cento. Un dato che, se tradotto in realtà, sarebbe davvero preoccupante. Cinque anni fa la percentuale dei votanti in Campania fu del 55,52 per cento: la percentuale più elevata si registrò nella circoscrizione casertana con il 57,53 per cento. Subito dietro quella salernitana con il 57,10 seguita da quelle partenopea (55,32), irpina (51,85) e sannita (51,69). Si votò nell’anno dell’esplosione della pandemia da Covid contemporaneamente al referendum costituzionale sul taglio del numero dei parlamentari e alle elezioni amministrative in 85 comuni campani.

Ora si voterà, oltre che per Palazzo Santa Lucia, in due soli Comuni: Caivano, dopo lo scioglimento del consiglio comunale nell’ottobre del 2023 per infiltrazioni della criminalità organizzata, e Monteforte Irpino reduce da 18 mesi di commissariamento per gli stessi motivi. Intanto, a Napoli si sono regolarmente costituiti gli 884 seggi attivi in città. Gli uffici comunali hanno provveduto a sostituire complessivamente 196 presidenti di seggio. Nelle scorse consultazioni elettorali referendarie le surroghe erano state 236. Gli uffici delle Municipalità cittadine rimarranno aperti per tutta la durata del voto per il rilascio dei duplicati delle tessere elettorali. Domani pomeriggio, subito dopo la chiusura dei seggi, ci saranno i primi exit poll, poi man mano l’affluenza dei dati reali con lo scrutinio che si concluderà in tarda serata.

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