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Campania
29 Novembre 2025 - 10:15
Roberto Celano
È l’unico eletto di Forza Italia nel collegio di Salerno e arriva a Palazzo Santa Lucia dopo oltre due decenni di opposizione nel capoluogo, tra bilanci, commissioni, delibere e un sistema di potere che ha contestato senza sosta. Il suo ingresso in Regione coincide con la crescita del partito in Campania, e Celano non lo nasconde: «Questo risultato è merito del lavoro instancabile di Fulvio Martusciello, che ha ricostruito Forza Italia pezzo dopo pezzo, provincia dopo provincia». Forte di 8.650 preferenze personali, definisce il suo mandato «un impegno verso la città, non una medaglia».
Consigliere Celano, partiamo dal dato: 8.650 preferenze. Che cosa significano per lei?
«È un risultato che mi emoziona e mi responsabilizza». Non sono numeri, sono persone. «Salerno e la provincia hanno riconosciuto una storia di coerenza: vent’anni all’opposizione, senza mai inseguire convenienze. Quelle preferenze dicono una cosa semplice: rappresentaci. E io farò esattamente questo».
È l’unico eletto di Forza Italia a Salerno. Un primato che pesa?
«Pesa, ma allo stesso tempo spiega molte cose».
Forza Italia in provincia ha ottenuto un risultato straordinario.
«A Salerno non avevamo mai avuto un radicamento così forte, e il voto dimostra che quando il lavoro sul territorio è serio, la gente ti premia. Ora tocca a noi portare questo peso politico dentro le scelte della coalizione».
Lei arriva in Regione dopo una vita passata tra commissioni, bilanci, delibere. Cosa porterà di quell’esperienza?
«Porterò ciò che so fare: leggere gli atti, smontare narrazioni, verificare numeri e conseguenze».
Per vent’anni ha denunciato criticità nei conti comunali, operazioni urbanistiche discusse, scelte che hanno inciso sulle tasche dei cittadini.
«In Regione applicherò lo stesso metodo: ogni euro deve essere giustificato, ogni progetto valutato. Basta propaganda al posto della trasparenza».
Salerno è spesso percepita come penalizzata rispetto ad altre aree della Campania. Sarà la sua bandiera?
«Non parlerò di penalizzazioni, parlerò di fatti. Un’azienda ospedaliera in difficoltà, infrastrutture incomplete, collegamenti deboli, una Piana del Sele strategica ma senza servizi adeguati, una Costiera schiacciata dal traffico. Salerno non chiede privilegi: chiede equità. Se la Campania vuole correre, Salerno non può restare indietro».
Forza Italia ora rivendica un ruolo centrale nella coalizione. Il suo risultato aiuta questa rivendicazione?
«Assolutamente sì». E aggiunge: «Se oggi Forza Italia può parlare da protagonista è grazie alla guida di Martusciello. La sua presenza sui territori, la sua capacità di unire e di dettare una linea politica chiara hanno ricostruito un partito che ora è forte, credibile, competitivo. I risultati si vedono perché c’è stata una regia seria».
Le sue priorità immediate?
«La prima è la sanità: liste d’attesa insostenibili e migrazioni verso altre regioni sono uno scandalo. Poi lavoro e giovani, soprattutto nell’area interna salernitana, dove lo spopolamento è drammatico. Infine la legalità dei conti: senza bilanci in ordine non esistono né welfare né sviluppo».
La sua garanzia agli elettori?
«Non cambierò linguaggio né postura».
Entra in Regione con lo stesso spirito della sua lunga opposizione a Salerno.
«Schiena dritta, atti alla mano, zero riverenze. Sarò un consigliere della coalizione, certo, ma soprattutto un consigliere dei cittadini: di chi mi ha votato e di chi non mi ha votato. Le istituzioni si servono, non si usano».
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