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Centrodestra

Regione Campania, Cirielli potrebbe essere il primo capo dell’opposizione

Guiderebbe la minoranza fino a quando dovrà scegliere tra rimanere in consiglio regionale o l'attuale incarico di viceministro

Regione Campania, Cirielli potrebbe essere il primo capo dell’opposizione

Edmondo Cirielli

NAPOLI. Potrebbe essere proprio Edmondo Cirielli il capo dell’opposizione per i primi mesi della legislatura regionale. È l’ipotesi che sta prendendo corpo nel centrodestra campano all’indomani del voto, sostenuta da un dato giuridico preciso: la legge sulle incompatibilità concede ai membri del Governo sei mesi per scegliere se mantenere l’incarico nazionale o la carica di consigliere regionale.

Fino a quella scadenza, Cirielli potrà sedere in aula e assumere la guida dell’opposizione, impostando le prime linee politiche della legislatura prima di una scelta definitiva attesa entro la primavera. Una soluzione che molti dirigenti della coalizione considerano la più lineare, capace di garantire continuità dopo la campagna elettorale e un riferimento riconoscibile nella fase di avvio della nuova assemblea.

La convinzione diffusa è che la guida transitoria dell’opposizione debba essere affidata proprio a lui, per evitare vuoti di leadership e per mantenere un equilibrio tra le diverse componenti della coalizione, in una fase priva di rivendicazioni gerarchiche. La Lega sta definendo la propria posizione.

Il nome indicato per la guida del gruppo è Massimo Grimaldi, anche se resta aperta per lui la possibilità di un incarico istituzionale nell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale o alla presidenza di una commissione di controllo, prerogativa dell’opposizione.

In quel caso la leadership del gruppo potrebbe passare a Michela Rostan. Sullo sfondo resta inoltre l’ipotesi di un asse tra i consiglieri vicini a Cirielli e Noi Moderati, che potrebbe dare vita a una collaborazione strutturata. Qualora, allo scadere dei sei mesi, Cirielli optasse per le dimissioni dal consiglio regionale, la guida dell’opposizione tornerebbe nel novero degli incarichi da attribuire.

È su Forza Italia, però, che si concentra il peso politico più significativo del dopovoto. Il segretario regionale Fulvio Martusciello rivendica il risultato come uno dei più forti a livello nazionale: «I risultati delle regionali renderanno più semplici le scelte del centrodestra, perché nessuno potrà rivendicare una superiorità interna. Per noi il 24 novembre è un punto di partenza: la Campania si conferma una roccaforte.»

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