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16 Luglio 2015 - 13:57
Protesta dei parenti delle vittime davanti al Tribunale di Avellino
AVELLINO. Rinviata al 24 settembre prossimo l'udienza preliminare per l'incidente del bus turistico precipitato il 28 luglio 2013 in una scarpata dopo sfondato un guard rail dell'autostrada A16 nei pressi di Avellino che provocò 40 le vittime. Lo ha deciso il gup Gianfranco Forte. La decisione del rinvio per alcuni difetti delle notifiche di atti agli imputati. Alla notizia è esplosa la rabbia dei parenti delle vittime che, prima dell'udienza, avevano piantato delle croci davati all'ex carcere borbonico. «Sei un assassino'» ha urlato uno dei familiari a Gennaro Lametta, proprietario del bus precipitato e fratello dell'autista morto nell'incidente. Il giovane ha tentato di scagliarsi contro Lametta ma è stato bloccato dai poliziotti. «Noi siamo morti dentro e lui deve andare e restare in galera», ha detto Giuseppe Bruno presidente dell'associazione “Vittime della strada A16".
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