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blitz antidroga

Smantellata piazza di spaccio casertana

Nove indagati molti dei quali di etnia rom

Smantellata piazza di spaccio casertana

Si sono accorti che una telecamera stava documentando lo spaccio di droga e per neutralizzarla l'hanno abbattuta con una fucilata: avevano allestito una piazza di spaccio a Pescopagano, frazione di frontiera dei comuni casertani di Castel Volturno e Mondragone, i nove indagati molti dei quali di etnia rom, a cui i carabinieri, coordinati dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere hanno notificato altrettante misure cautelari emesse dal gip: quattro misure in carcere, tre arresti domiciliari e due divieti di dimora in provincia di Caserta.

Dalle indagini è emerso che il gruppo voleva "prendersi" lentamente il territorio, occupandolo con traffici illeciti, e sfidando apertamente le istituzioni, come ai tempi in cui comandavano i clan di camorra. I reati contestati dagli inquirenti sono spaccio di droga, in particolare crack, cocaina, eroina ed hashish - almeno 400 le cessioni di doga accertate - ed eseguite dai carabinieri del reparto Territoriale di Mondragone; agli indagati si è contestato anche l'uso di armi.

Secondo quanto emerso dalle indagini dei carabinieri, coordinate dalla procura di Santa Maria Capua Vetere, la comunità rom è stata protagonista di un vero e proprio esodo, più volte denunciato dal Procuratore Pierpaolo Bruni, dai campi del napoletano, in particolare da quello di Scampia, alle zone del casertano. In queste località si stanno ricreando quelle situazioni di illegalità che riportano indietro le lancette e sembravano superate con l'arresto di esponenti dei clan locali.

"Proprio per evitare che certe zone del Casertano ritornino agli anni ’90, quando i clan comandavano il territorio - ha spiegato nel corso della conferenza stampa convocata in Procura il comandante dei Carabinieri di Caserta Manuel Scarso - abbiamo intensificato i controlli e siamo intervenuti non appena abbiamo riscontrato la presenza sempre più invasiva a Pescopagano. Peraltro i rom arrestati hanno dimostrato di volerci sfidare apertamente, realizzando un ghetto in cui avrebbero potuto gestire i loro affari illeciti; noi però abbiamo scardinato questa concreta intenzione".

Gli esponenti della comunità Rom, è emerso già da tempo anche grazie ad un'altra indagine della Procura che a marzo scorso ha smantellato un'organizzazione responsabilie di furti in appartamento in tutta Italia, comprano con pochi soldi case che una volta erano usate per le vacanze soprattutto da cittadini napoletani o casertani tra Castel Volturno e Mondragone, soprattutto nei degradati quartieri di Destra Volturno o Pescopagano, dove c'è grande disponibilità di ville spesso non più utilizzate dai vacanzieri, spesso affitate a migranti. Con l'acquisto, i rom abbelliscono le case, trasformandole in ville di lusso, e iniziano i loro affari illeciti, come avvenuto per la piazza di spaccio smantellata.

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