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Parte il Consiglio, subito le prime tensioni

Manfredi eletto presidente: franchi tiratori, “sospetti” sui deluchiani

Parte il Consiglio, subito le prime tensioni

NAPOLI. Prima seduta del consiglio regionale e prime frizioni nella maggioranza. Previsioni della vigilia rispettate, con Massimiliano Manfredi eletto alla prima votazione con 41 voti su 51. Sei schede bianche: una con il nome dell’ex governatore Vincenzo De Luca, un’altra con quello dell’ex assessora, ora consigliera, Lucia Fortini, una terza con quella del pentastellato Luca Fella Trapanese, eletto poi vicepresidente. Centrodestra compatto su Manfredi, per cui all’appello, secondo i rumorsa, sarebbero mancati i voti dei deluchiani di A Testa Alta e quelli di qualche consigliere Pd legato all’ex governatore.

La votazione per l’ufficio di presidenza vede eletti come vice Trapanese e Giuseppe Fabbricatore, segretarie d’aula Fortini e Michela Rostan, e i questori alle Finanze, Raffaele Aveta, e al Personale, Livio Petitto: ma in aula si registra, nell’occasione, l’assenza dei consiglieri del gruppo Casa Riformista-Noi di Centro. «Non abbiamo preso parte alle operazioni di voto relative all’ufficio di presidenza poiché non abbiamo partecipato ad alcuna riunione nella quale fossero stati preventivamente condivisi e definiti i criteri per l’attribuzione delle cariche» dicono i consiglieri Vincenzo Alaia, Ciro Buonajuto, Pietro Smarrazzo, Pellegrino Mastella e Giuseppe Barra.

«Abbiamo tuttavia votato con lealtà il presidente del Consiglio, nel pieno rispetto degli accordi assunti e del ruolo istituzionale dell’assemblea, e abbiamo presenziato anche alla lettura della relazione programmatica da parte del presidente Fico. Intendiamo esercitare fino in fondo la responsabilità che ci è stata affidata dai cittadini: vogliamo essere protagonisti, in modo costruttivo e trasparente, nelle decisioni che riguardano l’indirizzo politico e amministrativo dell’ente».

Mal di pancia anche da parte di Alleanza Verdi e Sinistra: «Il consiglio regionale della Campania si è aperto non nel migliore dei modi. Nessuna riunione di maggioranza, nessuna conferenza dei capigruppo e, solo attraverso indiscrezioni raccolte nei corridoi, il gruppo consiliare di Alleanza Verdi e Sinistra ha appreso che alcune forze politiche avrebbero deciso, in totale autonomia, di definire gli assetti istituzionali del Consiglio regionale, ignorando deliberatamente il confronto con l’intera coalizione. A queste condizioni lo diciamo con assoluta chiarezza: Avs non ci sta. Il gruppo di Alleanza Verdi e Sinistra ha comunque dimostrato senso di responsabilità, votando il Presidente del Consiglio regionale e l’Ufficio di Presidenza, esclusivamente nell’interesse della stabilità istituzionale e in coerenza con le indicazioni del Presidente della Regione. Per questo Avs rivolge un appello diretto al presidente Fico, non solo in qualità di Presidente della Regione ma anche di garante della coalizione: intervenga immediatamente per ristabilire un metodo di lavoro corretto» sottolineano in una nota i consiglieri regionali Rosario Andreozzi e Carlo Ceparano, Fiorella Zabatta, coportavoce Europa Verde, e Tonino Scala, segretario regionale Sinistra Italiana.

Intanto, il neo-presidente Manfredi è chiaro: «Un voto così ampio impone una responsabilità molto ampia, che io cercherò di onorare con il massimo impegno, affinché quest’Aula sappia svolgere anche un ruolo di ponte e stimolare un rapporto di sinergia istituzionale con gli altri Enti presenti in questa regione e con il Governo nazionale. È importante che si esca dalle aule dei tribunali e si utilizzi lo strumento della politica per l’interesse dei cittadini. Ciò potrà essere agevolato anche per la situazione intrinseca di questa Assemblea nella quale siedono, come capo dell’opposizione e come capogruppo del principale partito dell’opposizione, un viceministro del Governo centrale eun ex ministro. In questa ottica e puntando su questa sinergia la Campania potrà avere un grande ruolo nel Mezzogiorno e in Italia».

E ancora: «Ci sono contrasti nell’aula della Regione ma abbiamo sempre un'unione su temi importanti. A partire da Anna Tagliaferri, che dal suo compagno è stata uccisa, e da Giacomo Bortone cittadino di Cercola che 18 giorni fa è l’ultima morte bianca in Campania schiacciato dal carrello elevatore. Sul femminicidio e sulla morte sul lavoro questa aula si è saputa unire approvando all’unanimità o a grandissima maggioranza norme che ci consentono di avere in Regione leggi di grande avanzamento su questi temi».

ECCO I CAPIGRUPPO. Infine, nel corso della seduta sono stati indicati anche i capigruppo. Pe la maggioranza Maurizio Petracca (Pd), Gennaro Saiello (Movimento 5 Stelle), Gennaro Oliviero (A Testa Alta), Nino Simeone (Fico Presidente), Rosario Andreozzi (Avs), Andrea Volpe (Avanti Campania), Ciro Buonajuto (Casa Riformista-Noi di Centro). Per l’opposizione Gennaro Sangiuliano (Fratelli d’Italia), Massimo Pelliccia (Forza Italiai), Massimo Grimaldi (Lega), Francesco Iovino (Cirielli Presidente). Costituito anche il gruppo Misto con Mimì Minnella, consigliere regionale eletto per la Lega, capogruppo. E il Carroccio pala di «vero record di tradimento e trasformismo».

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