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02 Aprile 2019 - 16:50
NAPOLI. Partiranno a breve i prelievi dell'Arpac per il monitoraggio delle acque di balneazione in Campania. La novità di quest'anno è un'app per dispositivi mobili grazie alla quale i cittadini potranno informarsi in tempo reale sulla balneabilità dei tratti di costa campani. Ad annunciarlo è il commissario dell'Arpac, Stefano Sorvino. L'applicazione, disponibile per sistemi operativi iOS e Android e scaricabile dall'App Store di Apple e dal Play Store di Google, si aggiunge ai consueti strumenti di informazione già attivi sul tema, a partire dal sito istituzionale Arpac, dove i risultati vengono pubblicati giorno per giorno nel corso del monitoraggio. Alla fine del 2018, ricorda l'Arpac, solo il 3% delle acque di balneazione monitorate dall'Arpa Campania è risultato di qualità "scarsa" e quindi da vietare ai bagnanti. La classificazione, riportata nella deliberazione di Giunta regionale dello scorso 19 dicembre, si basa sui risultati delle ultime quattro stagioni di monitoraggio. In base a questa classificazione, il 97% delle acque monitorate risulta dunque idoneo alla balneazione (l'88% è classificato come "eccellente"). Tuttavia anche questi tratti costieri restano sotto esame da parte dell'Agenzia e potranno essere temporaneamente vietati alla balneazione, se nel corso della stagione balneare 2019 i parametri microbiologici previsti dalla normativa dovessero superare i limiti di legge. Dal monitoraggio sono esclusi circa 60 chilometri di litorale vietati in maniera permanente perché ospitano foci di fiumi e canali, porti, aree militari e aree protette. I controlli di routine condotti da Arpac toccano almeno una volta al mese tutte le acque di balneazione incluse nel monitoraggio. A questi si aggiungono controlli nei cosiddetti "punti di studio", controlli supplementari in caso di superamenti dei valori limite per i parametri microbiologici, e controlli di emergenza in caso di anomalie dell'ambiente marino-costiero (ad esempio quelle determinate da mucillagini, fioriture algali, meduse, rifiuti in sospensione). In totale, i laboratori Arpac hanno prodotto, nel corso del 2018, circa 5200 determinazioni analitiche per i soli parametri microbiologici che determinano la balneabilità. Spetta ai sindaci adottare ed eventualmente revocare i divieti di balneazione, di norma sulla base dei dati forniti dall'Agenzia. «Questo sistema di controlli, del tutto conforme alla normativa vigente, di derivazione comunitaria - spiega Sorvino - rende la nostra regione un esempio positivo di monitoraggio e valorizzazione dell'ambiente marino-costiero. I controlli sono ormai una realtà consolidata da molti anni, ora la priorità è informare in maniera efficace cittadini e turisti sempre più attenti alla salubrità delle risorse marine».
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