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09 Aprile 2019 - 12:50
CASERTA. Negli anni della latitanza del boss Michele Zagaria, ovvero precedenti al 2011, sarebbero stati organizzati incontri riservati nei locali di una catena di pasticcerie, la Butterfly, fondata a Casapesenna anche con il finanziamento del noto esponente del Casalesi. Lo dichiarano alcuni pentiti negli atti di una inchiesta della Direzione distrettuale antimafia sfociata, stamane, in due arresti a carico di Pasquale Fontana, 47 anni e Giuseppe Santoro, 51 anni, quest'ultimo già detenuto nel carcere di Secondigliano. L'operazione è stata eseguita dagli agenti della Squadra Mobile della Questura di Caserta, coordinata dalla Dda partenopea e condotta dalla Direzione Investigativa Antimafia di Bologna e Firenze. L'accusa parla di "partecipazione attiva del 'clan dei Casalesi', e in particolare della fazione Zagaria, in importanti settori dell'imprenditoria, e in particolare, nella collocazione sul territorio nazionale di pasticcerie, rivelando sia il tentativo di infiltrazione nel tessuto economico-sociale dell'Emilia Romagna da parte di imprese nate e operanti in territorio campano, sia l'intestazione fittizia delle stesse a soggetti ritenuti gravitanti nell'orbita del predetto aggregato camorristico".
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