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18 Ottobre 2018 - 10:32
La gang composta da italiani e romeni era comandata dallo "zio". Scoperta anche la rete di ricettatori
NAPOLI. I Carabinieri della compagnia di Torre Annunziata hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 15 indagati ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione a delinquere finalizzata ai furti, alla ricettazione e al riciclaggio. I militari hanno scoperto l'esistenza di un gruppo criminale composto da cittadini italiani e romeni specializzato nella commissione di furti in abitazioni tra le province di Napoli, Caserta, Salerno e Avellino. Le indagini hanno permesso di far luce sul loro modus operandi, a partire dai sopralluoghi che eseguivano per studiare le case da svaligiare. I rapinatori si organizzavano in "batterie" da 4 o 5 componenti e partivano su macchine con targa straniera a far razzia di gioielli, denaro, televisori o attrezzature agricole che poi portavano in depositi indicati dallo "zio", il vero e proprio capo del gruppo, un 46enne che prendeva tutte le decisioni in merito all'attività della banda: era lui infatti che indicava gli obiettivi da colpire, la data del furto e le batterie partecipanti, avvalendosi della nipote 34enne. E' stata inoltre scoperta e sgominata anche la rete dei ricettatori alla quale lo "zio" si rivolgeva e destinava il frutto delle ruberie.
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