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Avellino, sfiduciato il sindaco grillino Ciampi

Avellino, sfiduciato il sindaco grillino Ciampi

L'esperienza della prima fascia tricolore irpina del Movimento 5 Stelle termina dopo appena 5 mesi

AVELLINO. Finisce dopo appena 5 mesi l'esperienza da sindaco di Avellino per Vincenzo Ciampi, eletto a giugno scorso con il Movimento 5 Stelle. Il Consiglio comunale ha approvato la mozione di sfiducia con i 23 voti a favore dei consiglieri del Partito democratico, di Forza Italia e dei gruppi "Mai più", "Si può", "La svolta inizia da te", "Avellino è popolare" e "Davvero Avellino". Ciampi era stato eletto a giugno scorso dopo aver sconfitto al ballottaggio Nello Piazza, candidato del centrosinistra, ma nell'aula del Consiglio comunale poteva contare su un gruppo del Movimento 5 Stelle composto da soli 5 consiglieri: una situazione particolare dovuta ai risultati del primo turno, che vedevano la coalizione di centrosinistra sopra il 50% ma il candidato, Piazza, fermo al 42%. 

LE REAZIONI. «Tra la convenienza elettorale ed il bene della città, abbiamo scelto di stare come sempre dalla parte degli avellinesi – ha dichiarato Gianluca Festa consigliere comunale e leader di Davvero la lista civica federata ai Verdi  – Avremmo potuto lucrare consenso sulla scorta del nulla amministrativo a cui abbiamo assistito fino ad oggi e che attendeva Avellino, ed invece abbiamo preferito porre fine ad una agonia amministrativa a cui era costretto la città, rinunciando, in prima persona, agli scranni in consiglio provinciale ed in consiglio comunale. In una fase in cui i politici sono spesso accusati di attaccamento alla poltrona, noi abbiamo dimostrato che il nostro unico attaccamento è rivolto al bene della comunità che rappresentiamo. Da oggi si apre una pagina nuova per Avellino, tenendo conto che dopo questa  esperienza gli avellinesi siano convinti che alla città serva  un Sindaco e non un simbolo». «Speriamo che non si ripetano gli errori del passato e che il centro sinistra e il civismo ad Avellino siano in grado di mettere da parte antichi rancori e politiche di piccolo cabotaggio che sono state alla base della protesta degli elettori avellinesi culminata con l’elezione di un sindaco grillino che non ha saputo affrontare, evidentemente, il difficile compito di guidare una città come quella irpina. Occorre lavorare da subito a una candidatura che sia in grado di superare questo impasse politico e amministrativo che la città non può consentirsi. Lanciamo un appello a tutte le forze politiche a trovare da subito una sintesi nell’interesse degli avellinesi individuando un candidato che sia esperto, legato alla città e che sappia dialogare con le istituzioni, con il mondo delle associazioni e con quello delle imprese e delle professioni. Un candidato che possa rappresentare il new deal per Avellino». Queste le parole del consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli e del segretario provinciale irpino del Sole che Ride Pellegrino Palmieri. 

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