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De Luca: «Formiche in ospedale? No, quella si chiama camorra»

De Luca: «Formiche in ospedale? No, quella si chiama camorra»

Il governatore diffida il ministero sul commissariamento: non c'è più alcun motivo se non lo squadrismo politico

NAPOLI. «È importante dare la linea di marcia e non farsi condizionare dalla camorra che hai ancora in qualche ospedale: altro che formiche, quella si chiama camorra, se non l'hanno ancora capito al Nord». Lo ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, tornando sul tema delle formiche all'ospedale San Giovanni Bosco di Napoli durante un convegno sulla sanità campana. «In quale ospedale del Nord si gestisce un bar senza gara, o un ristorante aperto anche di notte dove si riunisce varia umanità, o un sistema di pulizie per 15 anni senza una gara pubblica? I problemi - ha spiegato De Luca - nascono per questi motivi, per l'operazione di trasparenza e di pulizia che stiamo facendo». 

DIFFIDA AL MINISTERO. «La prossima settimana certificheremo che abbiamo raggiunto e sforato la soglia dei 160 punti nella griglia dei Lea, che è l'obiettivo nazionale. Avvieremo diffida formale perché il Ministero decida la conclusione del piano di rientro, non c'è più alcun motivo se non lo squadrismo politico». Così De Luca. Sui Lea, livelli essenziali di assistenza, «eravamo a 104-106 punti nel 2015 e oggi siamo a 163 e forse qualcosa in più. Non si permetta più nessuno di parlare di commissariamento né interno né esterno. Facciamola finita, non c'è più bisogno di commissari, la Campania ha diritto di riprendere in mano l'ordinaria amministrazione, che rimarrà sempre nelle mani del presidente, lo dico subito», ha concluso De Luca. 

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