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04 Maggio 2019 - 18:01
CASERTA. Hanno risposto in lacrime, nel corso dell'interrogatorio reso davanti al gip del tribunale di Santa Maria Capua Vetere ed hanno fornito una loro versione dei fatti, i due compagni di Bellona, nel Casertano, accusati di maltrattamento nei confronti delle due figlie di 3 anni e 6 mesi finiti in carcere lo scorso 30 aprile. I due, lui 35 anni e lei 32, hanno respinto le accuse incolpandosi anche a vicenda in relazione ad alcune circostanze. Sul corpo delle due bambine, già affidate ad una casa famiglia prima del loro arresto, erano state riscontrate anche delle fratture, oltre che dei lividi. Fratture però non emerse da una diagnosi medica nel corso del primo accesso all'ospedale. La difesa della coppia ha presentato un'istanza di scarcerazione, chiedendo gli arresti domiciliari. Intanto, ieri, nel corso della trasmissione di Canale 5, Pomeriggio Cinque, condotta da Barbara D'Urso, i nonni delle due piccole hanno fornito una diversa spiegazione, respingendo la definizione di “casa degli orrori" attribuita mediaticamente alla vicenda che stanno vivendo.
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