
Autonomia, la Campania si mobilita. E sulla sanità Schillaci avverte
Il ministro della Salute: i gap territoriali vanno superati. Lunedì manifestazione della Uil
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Sab 25 Febbraio 2023 09:27
NAPOLI. Sindacati e associazioni uniti nel dare battaglia contro il progetto leghista dell’autonomia differenziata. La Campania si prepara a una lunga stagione di proteste contro il disegno di legge leghista. In particolare la Uil lancia per lunedì prossimo, alle ore 9,30 presso la Stazione Marittima di Napoli, la manifestazione dal titolo “Autonomia differenziata. La Sanità nel Mezzogiorno: quale futuro?».
Sarà l’occasione per ribadire tutte le critiche al progetto del Carroccio. Con Giovanni Sgambati, segretario generale della Uil Campania, Nicola Di Donna, segretario generale della Uil Fpl Campania e Domenico Proietti, commissario della Uil Fpl nazionale, ci saranno Gaetano Manfredi, sindaco di Napoli, Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania e il leader nazionale del sindacato, Pierpaolo Bombardieri.
Anche la Cgil si muove, con Maurizio Landini che spiega come «la difesa dei diritti fondamentali sanciti dalla Costituzione deve diventare mobilitazione di tutto il Paese e delle organizzazioni sindacali in modo largo ed esteso». Il segretario raccoglie così la proposta lanciata dalla Cgil Campania. I primi ad annunciare «undici mesi di mobilitazione» contro la riforma targata Lega erano stati i dirigenti campani del sindacato. In particolare, il segretario generale della Cgil Campania, Nicola Ricci, ha lanciato la proposta dal palco del congresso regionale della Cgil a Napoli. Ieri Landini l’ha raccolta e condivisa, annunciando a sua volta che il tema dell’autonomia differenziata sarà al centro del congresso nazionale della confederazione.
Dietro la riforma dell’autonomia differenziata «c’è la bugia di fondo di pensare che tante piccole patrie regionali sono in grado di fare i conti con i processi generali», denuncia Landini. Una mobilitazione da allargare ad altre forze: «A questo punto secondo Ricci è importante una mobilitazione che sollevi le coscienze e che coinvolga forze sociali, forze politiche, istituzioni. La Costituzione va difesa, il Parlamento deve tornare ad avere il ruolo che gli compete». Di certo saranno della partita anche altri sindacati a partire dalla Uil. Fioccano le iniziative in tutta la regione anche da parte dell’associazionismo: l’ultima in ordine di tempo è quella di Federico Conte. L’ex deputato e presidente dell’associazione “Cittadino Sudd”, osserva che «la proposta del Governo divide l’Italia e condanna il Sud. Occorre adesso una decisa mobilitazione», dice presentando l’incontro che terrà stamane ad Avellino, presso il Circolo della stampa.
SANITA', IL MINISTRO SCHILLACI AVVERTE. Proprio la sanità è, assieme all’istruzione, il principale terreno di scontro in merito alla riforma leghista, che rischia di provocare un acuirsi delle differenze tra territori che già oggi sono tra loro molto lontani per livelli delle prestazioni. Lo sa bene il ministro della Salute Orazio Schillaci, che lancia un avvertimento proprio sul tema, tornando a ribadire «l’importanza delle cure, delle cure per tutti, dell’attenzione che bisogna avere per i cittadini nel cercare di superare le questioni annose della differenza territoriale nell’applicazione dei servizi. Su questo c’è tutta la nostra attenzione». Parlando a margine della presentazione del rapporto “Dove mi curo?” presentato da Ropi, la Rete oncologica pazienti Italia, Schillaci aggiunge che «dobbiamo puntare a rafforzare la rete dell’assistenza e superare quel divario che c’è tra Nord e Sud del Paese: i report sulla mobilità sanitaria lo testimoniano». Schillaci, tecnico di area Fratelli d’Italia, resta convinto che il ministero della Salute debba avere non solo un potere di indirizzo e distribuzione dei fondi, ma «anche sostenere un meccanismo virtuoso insieme alle Regioni per capire chi lavora meglio e aiutare chi è in difficoltà o non riesce a lavorare così bene». Insomma, la sua è una visione solidaristica che non sembra molto vicina a quella leghista.
«VOGLIONO TOGLIERCI I FONDI EUROPEI». Torna a ribadire tutte le sue critiche al progetto leghista dell’autonomia differenziata anche Vincenzo De Luca. Nella sua consueta diretta Facebook settimanale, il governatore campano rilancia anche la battaglia sui fondi europei: «È in atto una vera e propria operazione di delinquenza politica del Governo italiano». Per De Luca «si sta cercando in maniera esplicita di togliere le risorse del Sud per destinarle ad altri obiettivi nazionali».
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