Ancora una giornata di danni e disagi per il maltempo in Campania, dove la Protezione civile regionale ha prorogato di nuovo l'allerta, arancione per gran parte del territorio compreso il napoletano e gialla per il resto. A Napoli il forte vento ha bloccato gli aliscafi destinati ai collegamenti per Capri, Procida e Ischia. Da Pozzuoli, invece, i collegamenti con i traghetti sono piu' regolari anche se a singhiozzo, ma nel pomeriggio la situazione dovrebbe peggiorare. In citta' la polizia municipale sta verificando la stabilita' di almeno 18 alberi che sono in bilico per le forte raffiche, dopo che ieri uno in piazza Cavour si e' abbattuto su una vettura e due motorini. Nel Napoletano, esondato il lago Patria, con difficolta' per i proprietari delle villette, alcuni ancora bloccati in casa da ieri. Nel Sannio, le abbondanti pioggie hanno provocato l'innalzamento del livello dei fiumi che attraversano Benevento. Il fiume Calore ha rotto gli argini in vari punti, soprattutto in contrada Pantano, sfiorando le abitazioni e allagato anche decine di ettari di campagne tra Ponte, Torrecuso fino ai comuni di Amorosi, Dugenta e Limatola.

Ma le forti precipitazioni di ieri hanno ingrossato i corsi d'acqua in tutta la Campania. Nel Casertano e' esondato in piu' punti il fiume Volturno nella zona di Baia e Latina, allagando i campi. Il fiume Calore e' esondato tra Solopaca e Paupisi, invadendo i vigneti, danneggiati nei punti piu' prossimi alle sponde. Ad Avellino, la strada strada statale 7 Appia Ofantina e' stata temporaneamente interdetta al transito, in entrambe le direzioni, per il cedimento di un tratto di terrapieno, attiguo alla tratta stradale, nel territorio comunale di Cassano Irpino. Allagamenti, smottamenti, danni e disagi in provincia di Salerno, dall'agro nocerino sarnese alla costiera amalfitana, dalla valle dell'Irno al Cilento e al Vallo di Diano. Dalle 8.35 sulla linea ferroviaria Salerno-Paola, la circolazione ferroviaria e' sospesa tra Battipaglia e Agropoli per le avverse condizioni meteo che stanno interessando la zona. Lo comunica Rfi, specificando nell'aggiornamento delle 12.00 che e' in corso l'intervento dei tecnici. A San Marzano sul Sarno e' stato necessario evacuare alcune famiglie bloccate in casa per allagamenti, cosi' come in via Filettine a Pagani. "La situazione crea qualche particolare allarme nella zona di San Marzano e Angri", spiega il prefetto di Salerno, Francesco Russo, a margine di una conferenza stampa in prefettura, constatando che, "purtroppo, le solite criticita' che riguardano quel territorio hanno determinato degli allagamenti". "Credo - aggiunge Russo - che la situazione vada abbastanza in miglioramento, anche se c'e' ancora allerta arancione. C'e' necessita', prima di tutto, di portare in salvo le persone. Ci sono locali allagati nella zona di via Filettine a Pagani, nella zona del comune di Angri, in via Gramsci nel comune di San Marzano sul Sarno". Cilento e Vallo di Diano le aree in maggiore difficolta'.

In Costa d'Amalfi, resta chiusa al transito veicolare la strada provinciale 2, a Tramonti, sommersa ieri sera da una colata di fango. Da Maiori, quindi, non e' possibile raggiungere il Valico di Chiunzi attraverso il percorso tradizionale. Intanto, nella notte gli uomini della Protezione civile 'I Colibri'' con altri volontari sono riusciti a sgomberare la Sp1 da fango e detriti in localita' Cesarano, consentendo il transito al Valico di Chiunzi e per Ravello. A Cetara le forti raffiche di vento della scorsa notte hanno abbattuto, nell'area del porto, una struttura metallica dell'altezza di circa 15 metri. La torre che sorregge i fari d'illuminazione dell'area portuale, del peso di circa 6 quintali, si e' abbattuta finendo per danneggiare i mezzi, furgoni di pescatori del posto, parcheggiati sullo spiazzo. Al momento del cedimento, intorno all'1.30, non vi erano persone presenti. L'area e' stata delimitata. Sul posto personale del Comune di Cetara ha provveduto a rimuovere la pesante struttura prima di mezzogiorno. Il sindaco di Cetara, Roberto Della Monica, all'AGI spiega che, "in realta', avevamo gia' programmato l'eliminazione delle due torri faro, piu' indicate per porti industriali, non per uno caratteristico come quello di Cetara. L'altra sara' rimossa quanto prima anche per evitare spiacevoli conseguenze. Abbiamo immaginato un sistema di illuminazione di contorno, non invasivo, parallelo alla roccia". Ad Amalfi la violenta mareggiata di Libeccio della scorsa notte ha provocato danni ingenti sul fronte mare. I flutti, prepotenti, hanno inghiottito il molo Pennello e invaso il molo Darsena, sollevando buona parte della pavimentazione in basolato, spazzandola via, raccogliendola su un cumulo di grosse pietre laviche. Danni anche al molo Cassone. Proprio come avvenuto nelle ultime due volte, il 12 novembre del 2019 e il 29 dicembre 2020, anche se questa volta i danni sono meno ingenti.