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24 Marzo 2022 - 07:53
In un giorno riscontrate ben trenta irregolarità, spuntano anche cisterne con gasolio di contrabbando
NAPOLI. Sono già 30 le irregolarità riscontrate dalla Guardia di Finanza nell’ambito delle indagini sul “caro prezzi” dei carburanti coordinate dalla Procura di Napoli. Nell’ambito dei controlli amministrativi a massa svolti venerdì scorso, il Comando provinciale della Guardia di Finanza di Napoli ha eseguito 93 controlli. I servizi sono stati condotti su strada, attraverso il controllo di 51 automezzi per il trasporto di prodotti petroliferi e di 42 distributori stradali, anche per verificare il possesso delle autorizzazioni per la distribuzione di carburanti per autotrazione, dei documenti di trasporto, la corretta pubblicità dei prezzi, la loro esposizione al pubblico nonché l’avvenuta comunicazione periodica dei prezzi al Ministero dello Sviluppo economico. Il piano d’intervento ha finora consentito di riscontrare 30 casi di irregolare pubblicizzazione dei prezzi praticati e l’omessa comunicazione di aggiornamento prezzi al Ministero dello Sviluppo economico. Le sanzioni amministrative vanno da 516 a oltre 3mila euro per singolo gestore.
Inoltre a Qualiano le Fiamme Gialle del Gruppo di Giugliano, partendo da un controllo su strada, hanno sequestrato un intero complesso aziendale, composto da un terreno di 300 metri quadrati adibito a deposito, che imbottigliava e vendeva bombole gpl diverse da quelle per le quali era autorizzato. Sono stati denunciati tre responsabili, residenti tra Giugliano, Marano e Mugnano, per illecito imbottigliamento di gpl, rimozione dolosa di cautele contro infortuni sul lavoro, frode in commercio, vendita di prodotti industriali con segni mendaci, appropriazione indebita. Il Gruppo di Nola ha sequestrato a Marigliano, all’interno di un’area, una cisterna, tra l’altro priva di certificazione antincendio, contenente 1.300 litri di gasolio di contrabbando. Le indagini delegate dalla Procura della Repubblica di Napoli terranno conto degli elementi informativi acquisiti nei controlli a massa della Guardia di Finanza partenopea. Il Codacons sta monitorando l'andamento dei prezzi di benzina e gasolio sul territorio.
«Con estrema lentezza e a macchia di leopardo - si legge in una nota - i listini della verde si sono attestati nelle ultime ore attorno a 1,77 euro al litro in numerose città, mentre il diesel è sceso a circa 1,74 euro al litro. Contrariamente a quanto sostenuto da alcune associazioni che hanno diffuso dati errati, i listini dei carburanti per effetto dei cali alla pompa sono tornati ai livelli pre-conflitto in Ucraina, con la benzina che torna ai livelli di dicembre 2021, mentre il gasolio segna le stesse quotazioni di metà febbraio 2022», precisa ancora l'associazione. «Ribassi dei prezzi che - evidenzia il Codacons - risultano tuttavia tardivi e avrebbero dovuto scattare già martedì mattina con l'apertura degli impianti, come effetto del decreto pubblicato in Gazzetta Ufficiale. L'associazione invita inoltre i cittadini a segnalare i distributori che non hanno ridotto i prezzi alla pompa e non hanno applicato il taglio delle accise di 25 centesimi al litro, inviando foto e segnalazioni all'apposita linea Whastassp 063728667. I gestori scorretti saranno denunciati dal Codacons alle Procure territoriali e alla Guarda di finanza per gli accertamenti e le sanzioni del caso», scrive ancora l'associazione. «Il prezzo così alto della benzina alla pompa è fatta sul carburante comprato anche due anni fa, con i prezzi di due anni fa. Chiaramente una speculazione», così il segretario Uil Pierpaolo Bombardieri
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