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07 Luglio 2024 - 18:32
Paolo Perrotta
Il mercato immobiliare a Napoli è in controtendenza con quelli di Milano Torino e Roma che hanno subita una sensibile flessione. Al boom di Napoli ha contribuito il turismo, i tanti set cinematografici e le eccellenze gastronomiche. È quanto emerge dal convegno organizzato da Fimaa Campania che si è tenuto al Circolo Canottieri Napoli.
La Federazione Italiana Mediatori Agenti D’Affari è la più grande associazione del settore dell’intermediazione in Italia, con oltre 14mila imprese associate per un totale di oltre 45mila adde. Aderente al sistema Confcommercio-Imprese per l’Italia, la Federazione rappresenta tutto il comparto della Mediazione: agenti immobiliari, mediatori merceologici, mediatori creditizi, agenti in attività finanziaria, agenti di servizi vari e lavora in Italia e in Europa per la loro tutela sindacale e crescita professionale.
Sono intervenuti il presidente di Fimaa Italia Santino Taverna, il presidente regionale di Confcommercio Campania Pasquale Russo, il direttore de Il Mattino di Napoli Roberto Napoletano, il prof. Pasquale De Toro Professore di Estimo Dipartimento di Architettura Università Federico II, il presidente di Asppi Napoli Avv. Raffaello Lerro, Giovanni De Simone Project manager di Idealista.
Un operatore del settore, nato e cresciuto ai Quartieri Spagnoli, è un esempio di particolare professionalità che lo ha portato in tempi rapidi al successo. Parliamo di Paolo Perrotta della Perrotta Immobiliare. «Sono un self made man e mentre studiavo all’Istituto Tecnico Industriale Serra ho cominciato a lavorate come collaboratore in un importante negozio di abbigliamento. L’indirizzo dei miei studi mi consentì di acquisire canoscenza della ragionaria e dei primi compiuter Olivetti che cominciavano a essere lanciati sul mercato. Creai un software che consentiva la gestione amministrativa dell’attività a 360°. Mi misi in proprio ma ben presto capii ch la mia strada era nel settore immobiliare».
Quindi che cosa fece?
«Abbandonai tutto e iniziai da capo. Mi presentato ai proprietari che esponevano il cartello”vendesi” o “cedesi attività” fuori al proprio negozio e passo dopo passo cominciai ad acquisire la fiducia necessaria per potersi muovere in questo difficile settore»
Si occupava solo di esercizi commerciali?
«La richiesta mi veniva fatta soprattutto dai rappresentanti di grossi brend che avevo conosciuto da giovane e che avevano necessità di aprire il proprio ufficio sul mercato napoletano. Naturalmente non mancavano persone che avevano bisogno di una casa per viverci».
Quale percentuale riguarda gli esercizi commerciali e qual è quella per le abitazioni?
«Diciamo 70% per i primi e 30% per le seconde»
Quali negozi ha “aperto”?
«Il primo Mondadori a via Benedetto Croce,ora non c’è più Poi tanti altri tra cui sette esercizi di Vodafone e tre di Tim. Ancora Carpisa, Yamamay, Pandora su via Toledo e a piazza dei Martiri Harmon e Blaine»
Ricopre anche cariche “istituzionali"?
«Sono stato componente della Borsa Immobiliare alla Camera di Commercio, che però da quattro anni non è più operativa, e sono consigliere di Fimaa. Oggi non cerco più i clienti ma solo loro che chiedono di me»
Ha una passione?
«Il teatro amatoriale e ho preso parte anche a diverse puntate televisive di un Posto al Sole»
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