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Daniela Vellani e i borghi del mistero

«Si ispira al genere dei racconti che oscilla tra il noir, il gotico, il surreale e il soprannaturale»

Daniela Vellani e i borghi del mistero

NAPOLI. “I Borghi del mistero-Guida narrativa ai luoghi leggendari d’Italia”, edito da Homo Scrivens Editore, è il quinto e recente lavoro letterario di Daniela Vellani, scrittrice, giornalista e docente di lettere in pensione. Il libro è stato presentato al Caffè Le Mele Jazz Club di San Nicola Arcella, rinomato luogo che ospita eventi di cultura e di musica. Ha moderato la giornalista Nicoletta Toselli e sono intervenuti Giuseppe Solano della Pro Loco sannicolese e Daniele Osso, consigliere comunale della cittadina della Riviera dei Cedri.

Il libro parla di otto località italiane, che l’autrice chiama “borghi”: San Nicola Arcella in provincia di Cosenza, Baselice in provincia di Benevento, Napoli, Ortisei in provincia di Bolzano, Ivrea, Procida, Bomarzo in provincia di Viterbo e Costa Paradiso in provincia di Sassari. Nella prefazione il libro è descritto come un viaggio immaginario, surreale, ma anche reale e autentico, in posti noti e meno noti da scoprire, conoscere e osservare “attraverso diversi mezzi: racconti, versi, ricette, illustrazioni e miniguide”. Abbiamo chiesto all’autrice perché ha articolato il suo lavoro in maniera così originale che ha richiesto anche un forte impegno in una minuziosa ricerca di informazioni.

«Ritengo - spiega la Villani - che le forme di linguaggio più svariate (poesia, narrativa, musica, gastronomia, antropologia, arte visiva) sono unite da un tema, in questo caso un luogo; si crea un'armonia bella arricchente che rende partecipi e protagonisti i fruitori.
Anche il mio penultimo lavoro "Che peccato!" è strutturato così e ha ricevuto consensi e riconoscimenti».

Perché la scelta di questo titolo?


«Si ispira al genere dei racconti che oscilla tra il noir, il gotico, il surreale e il soprannaturale».

Perché proprio questi luoghi?

«La scelta non è stata semplice perché l'Italia è ricca di posti interessanti, per cui l'ho fatta in base alla mia familiarità col posto. Ho scelto quelli che conosco di più perché spesso li ho visitati e mi ispirano per le loro caratteristiche storiche, architettoniche e culturali. Per Napoli il discorso è diverso: è la mia città, ci sono nata e ci vivo con la mia famiglia da sempre».

Otto racconti. Qual è la loro caratteristica?

«Ciascuno ha una storia legata a diversi aspetti: leggenda, episodio di cronaca, una storia tramandata oralmente, tradizione, letteratura e persino un film».

Come definisce questo suo lavoro?

«Un libro multitask che accompagna il lettore all' interno di luoghi interessanti in cui sentire storie, gustare pietanze, ammirare la bellezza artistica nelle sue diverse forme e ascoltare musiche».

Il progetto editoriale è impreziosito dalle illustrazioni di Luigi Goglia, figlio della scrittrice, e dalle musiche della “pianista del mare” Maria Grazia Ritrovato che il lettore può ascoltare attraverso i QR Code presenti nel volume. La serata si è conclusa con una performance del trombettista jazz Christian Mele, proprietario del Caffè Le Mele.

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