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20 Gennaio 2025 - 16:58
NAPOLI. Non è un nuovo acquisto invernale né un talento emergente pronto a stupire al Maradona, ma in poche ore Peter è diventato la nuova mascotte del Napoli. Avvolto in una sciarpa azzurra, con lo sguardo curioso, il piccolo cagnolino ha conquistato i tifosi al ritorno della squadra da Bergamo, trasformandosi in un simbolo di passione e appartenenza.
Le immagini di Peter, stretto tra le braccia del suo padrone in mezzo ai cori e alle bandiere sventolanti all’aeroporto di Capodichino, hanno fatto il giro dei social, scatenando migliaia di reazioni e commenti entusiasti. “Peter uno di noi!”, scrivono i tifosi, mentre il padrone scherza: “Ho un cane virale!”
Ma c’è di più: per molti, il cagnolino è stato subito adottato come portafortuna della squadra, una mascotte non ufficiale ma già amatissima, simbolo di una Napoli che sa trovare calore e speranza in ogni dettaglio.
Non sono mancate, però, le voci fuori dal coro. Alcuni hanno espresso preoccupazione per il benessere di Peter in un ambiente così caotico e rumoroso. “I cani hanno un udito ultrasensibile, sarà stato uno stress per lui trovarsi in mezzo a tutto quel frastuono”, commenta qualcuno. Ma i più preferiscono godersi la spontaneità del momento, celebrando il legame indissolubile tra Napoli e la sua squadra, capace di accogliere con entusiasmo e ironia chiunque entri nel suo cuore.
In una città dove il calcio è più di uno sport, Peter ha trovato il suo posto, diventando un’icona di quel sentimento viscerale che lega Napoli ai suoi colori. Forse non entrerà mai in campo, ma nella memoria dei tifosi resterà per sempre quell’immagine tenera e orgogliosa: un cagnolino avvolto nei colori della sua città, testimone inconsapevole di un amore che non conosce confini.
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