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Il libro
22 Gennaio 2025 - 10:50
Marco Ilardi, imprenditore napoletano noto nel campo del digitale e della consulenza SEO, si avventura nel mondo letterario con il suo terzo libro, "Quando il mondo era senza Wifi: cronache di un'infanzia senza internet".
Nell'opera, Ilardi si allontana dai suoi soliti argomenti tecnologici per immergerci nelle atmosfere degli anni '80, una decade definita da profondi cambiamenti sociali e culturali, ma anche da una quotidianità semplice, senza la pervasività della tecnologia digitale.
In occasione del lancio del suo libro, abbiamo incontrato Marco Ilardi per parlare di questo suo ultimo lavoro, delle motivazioni dietro la sua scrittura e di come vede il confronto tra passato e presente.
Il tuo nuovo libro è un netto distacco dai temi tecnologici a cui ci hai abituato. Cosa ti ha spinto a scrivere su un'epoca pre-internet?
Volevo esplorare e riflettere sulla profonda trasformazione che la nostra società ha vissuto con l'avvento delle tecnologie digitali. Crescere negli anni '80, in una Napoli vibrante ma ancora lontana dall'essere la metropoli ultra-connessa di oggi, mi ha dato una prospettiva unica su quanto siamo cambiati. Con questo libro, spero di offrire un momento di riflessione sulla semplicità e l'autenticità delle interazioni umane di quel tempo.
Nel libro descrivi vari aspetti della vita quotidiana degli anni '80. Qual è l'elemento che, secondo te, i giovani di oggi potrebbero trovare più sorprendente?
Probabilmente la mancanza di immediata disponibilità di informazioni e l'assenza di comunicazione costante. Pensate solo a quanto fosse diverso organizzare un incontro senza cellulari o pianificare un viaggio senza internet. C'era una maggiore spontaneità, forse, e anche una certa abilità nel navigare l'incertezza che oggi sembra quasi perduta.
Come pensi che il libro possa essere percepito dalla generazione che non ha mai conosciuto un mondo senza internet?
Spero che possa essere visto come una finestra su un passato non troppo lontano, ma significativamente diverso. Per chi è cresciuto nell'era digitale, potrebbe essere una rivelazione vedere come le persone interagivano, si divertivano e risolvevano problemi senza l'ausilio della tecnologia. E magari potrebbe anche stimolare una riflessione su cosa significa realmente essere connessi, sia online che offline.
Qual è stato il ricordo personale più forte che hai voluto condividere nel libro?
Uno dei ricordi più cari è legato ai pomeriggi trascorsi a giocare a calcio in strada con gli amici, senza preoccupazioni e con la sola luce del tramonto a dirci che era ora di tornare a casa. Era una forma di libertà che oggi, in un mondo così strutturato e supervisionato, sembra quasi un lusso.
Infine, cosa speri che i lettori traggano dal tuo libro?
Spero che possano apprezzare la bellezza di una vita meno dipendente dalla tecnologia e che possano interrogarsi su come le relazioni umane si siano trasformate. E, magari, che possano trovare spunti per valorizzare gli aspetti della vita offline che ancora persistono e arricchiscono la nostra esistenza quotidiana.
"Quando il mondo era senza Wifi" di Marco Ilardi è ora disponibile nelle migliori librerie di tutta Italia e online, un invito a tutti a scoprire o ricordare come si viveva, amava e sognava quando internet non era ancora al centro delle nostre vite.
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