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Al San Pietro Bistrot del Mare una degustazione degna di Bacco e Poseidone

Straordinaria verticale di Falanghina Agnanum, con annate comprese tra il 2006 e il 2012, provenienti dalle colline vulcaniche della riserva naturale degli Astroni

Al San Pietro Bistrot del Mare una degustazione degna di Bacco e Poseidone

Il patron Mariano Panariello e lo chef Domenico Bianco

Nel cuore di Torre del Greco, con il profumo del mare che si mescola alle fragranze della cucina, il "San Pietro - Bistrot del Mare" ha regalato ai fortunati ospiti un memorabile pranzo, un vero tributo a Nettuno e Bacco. Grazie all'organizzazione impeccabile di Maurizio Cortese e all'ospitalità calorosa del patron Mariano Panariello, l’evento ha avuto come protagonista una straordinaria verticale di Falanghina Agnanum, con annate comprese tra il 2006 e il 2012, provenienti dalle colline vulcaniche della riserva naturale degli Astroni, nel cuore dei Campi Flegrei.

Il vino, firmato dal maestro viticoltore Raffaele Moccia, ha danzato nel calice con eleganza, regalando ad ogni sorso la mineralità e la sapidità di un territorio antico e generoso. Ad accompagnare questi preziosi nettari, le creazioni dello chef di casa, Domenico Bianco, autentico interprete della cucina di mare. Il viaggio sensoriale è iniziato con un delicato carpaccio di tonno e un mantecato di baccalà, seguiti da un armonioso abbraccio tra vongole, carciofi e basilico.

La sogliola, proposta in un raffinato carrè alla mugnaia, ha deliziato il palato con la sua morbidezza burrosa, mentre le linguine al coccio e i maltagliati con lupini, scampi e ceci hanno espresso tutta la ricchezza del mare in un gioco di consistenze e sapori. Il piatto forte, vero emblema del bistrot, ha reso omaggio alla leggenda che avvolge questa terra: la "Zuppa forte di maruzzielli e frutti di mare con pasta mista", dedicata alla spiaggia su cui, secondo la tradizione, sbarcò San Pietro. Una preparazione intensa, verace, che racconta storie di pescatori e di antiche ricette tramandate di generazione in generazione.

Per concludere in dolcezza, le immancabili bombette fritte con crema al limone e una coppa di crema pasticcera e amarene, un’ode alla tradizione pasticcera partenopea. Ma oltre ai sapori e ai profumi, ciò che ha reso questa esperienza indimenticabile è stata l’atmosfera del locale: il rumore delle onde in sottofondo, la simpatia travolgente di patron Mariano e la professionalità di un servizio impeccabile. Un momento da incorniciare, di quelli che restano impressi nell’anima, come un sogno di mare e vino che non svanisce con la brezza pomeridiana.

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