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il lutto
20 Febbraio 2025 - 18:16
Napoli piange la scomparsa di Bianca D’Antonio, raffinata giornalista e donna di profonda cultura, il cui garbo e la cui eleganza hanno impreziosito per decenni il panorama intellettuale e mondano della città. Una figura di classe, erede di un giornalismo nobile e rigoroso, capace di fondere la sensibilità della scrittura con la fermezza della professione, Bianca lascia un vuoto difficile da colmare. Figlia del giornalista Calogero D’Antonio e sorella di Roberto, Bianca ha respirato sin dall’infanzia l’aria della cronaca e dell’informazione. Laureata in Scienze Politiche presso l’Università degli Studi di Napoli "Federico II", divenne giornalista professionista nel 1982, raccogliendo con dedizione l’eredità paterna e portando avanti una carriera esemplare.
Dopo la scomparsa del padre, ha diretto con passione "La Gazzetta del Mare e dell’Aria", divenendo un punto di riferimento per il giornalismo specializzato. Tra le sue collaborazioni si annoverano testate di prestigio come L’Avvisatore Marittimo, Sport Sud, Corriere di Napoli, Diario, Il Secolo XIX e il magazine on line 30Nodi diretto dall’amica Luisa Del Sorbo. Il mare e il cielo, elementi fondanti della sua Napoli, hanno ispirato gran parte del suo lavoro, rendendola un’interprete acuta e appassionata del settore marittimo e aeronautico. A lungo responsabile delle comunicazioni dell’Aeroporto di Capodichino, Bianca D’Antonio era una presenza costante nei salotti culturali della città, frequentatrice assidua dell’aristocratica Piazza dei Martiri, dove era possibile intravederla presso il Gran Caffè La Caffettiera.
In quello stesso luogo, a lei familiare, organizzava incontri di lavoro e conversazioni colme di stile e intelligenza. La sua anima curiosa e poliedrica l’ha portata a esplorare il mondo del teatro, della letteratura e dei viaggi, passioni che arricchivano le sue parole e il suo sguardo sul mondo. Con Piero Antonio Toma ha firmato il volume "Armatori Meridionali ieri e oggi" e con Catello Vanacore ha raccontato la storia del "Cantiere Navale di Castellammare di Stabia", ancora, nel 2016, insieme a Justin Stares, ha dato alle stampe il libro "Grimaldi Armatori: storia di una famiglia e di una impresa", un’opera dedicata alla marineria internazionale, testimonianza ulteriore della sua competenza e della sua inesauribile sete di conoscenza. Seppure provata dalla malattia, Bianca ha saputo celare ogni fragilità dietro un sorriso disarmante, affrontando le difficoltà con quella grazia che l’ha sempre contraddistinta.
Aveva da poco compiuto ottantatré anni, portati con l’eleganza di chi non lascia che il tempo scalfisca lo spirito. Il suo ultimo saluto si terrà domani, venerdì 21 febbraio 2025, alle ore 11.00, nella chiesa di San Francesco d’Assisi in via Aniello Falcone a Napoli. In quell’addio, tra il dolore dei suoi cari e il ricordo commosso di colleghi e amici, riecheggerà il suono lieve della sua voce, la voce di una donna che ha saputo raccontare il mondo con delicatezza, competenza e infinita passione.
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