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Napoli-Zurigo: un viaggio di gusto nel segno del San Marzano

Nel vasto universo della pizza d’autore, l’incontro tra Diego Vitagliano e Francesco Pone rappresenta un sodalizio di tecnica, visione e rispetto per la tradizione

Napoli-Zurigo: un viaggio di gusto nel segno del San Marzano

Da sinistra Diego Vitagliano, Francesco Pone e Renato Rocco

Nel vasto e appassionante universo della pizza d’autore, l’incontro tra Diego Vitagliano e Francesco Pone rappresenta un sodalizio di tecnica, visione e rispetto per la tradizione. L’evento "Napoli - Zurigo: Andata e Ritorno per il Mio San Marzano", andato in scena presso la Pizzeria 10 di Via Nuova Agnano, ha segnato un momento di altissima espressione gastronomica, esaltando il pomodoro San Marzano in una serata a quattro mani che ha saputo coniugare sapori, ricerca e creatività.

Diego Vitagliano, riconosciuto come miglior pizzaiolo d’Italia nella prestigiosa classifica 50 Top Pizza Italia 2024, ha accolto nella sua casa Francesco Pone, maestro della pizzeria "Da Pone: I Figli di Napoli" di Zurigo, primo classificato in Svizzera secondo 50 Top Pizza Europa 2024. Un incontro tra due fuoriclasse che affonda le radici in un’amicizia decennale, nata tra i forni di una pizzeria di Pozzuoli e oggi celebrata nel segno del più iconico tra gli ingredienti della cucina napoletana. Il punto centrale della serata è stato il Mio San Marzano di Solania, azienda leader nella lavorazione e trasformazione del pomodoro San Marzano dell’Agro nocerino-sarnese DOP.

Un prodotto che, con il suo equilibrio tra dolcezza e acidità, la sua consistenza polposa e il suo profilo aromatico unico, è stato il filo conduttore di un menu pensato per esaltare le sue sfumature e la sua versatilità. Il percorso degustativo ha visto i due maestri alternarsi in un racconto gastronomico che ha attraversato tradizione e innovazione. Vitagliano ha aperto le danze con una Frittatina alla maccarunara, un trionfo di consistenze e sapori in cui gli spaghetti si legavano armoniosamente al San Marzano, alla besciamella leggera e al parmigiano reggiano.

A seguire, la sua Quel diavolo di Diego ha proposto un gioco audace tra il piccante della ’Nduja di Spilinga e la cremosità della stracciatella di bufala, il tutto arricchito da scaglie di Grana Padano e basilico liscio. Francesco Pone ha risposto con la Mariola, un omaggio alla tradizione della pizzaiola in cui il San Marzano cotto con sapienza incontrava il reale di marchigiana, il pesto di aglio orsino e l’origano di montagna.

Il dialogo tra i due maestri è proseguito con la Freccia Tricolore di Vitagliano, in cui il pomodoro DOP si accompagnava a fiordilatte, pomodorini confit, ricotta di pecora pastorizzata e un dressing aromatico al finocchietto. L’"Omaggio a Vittorio" di Pone ha poi offerto una sintesi perfetta tra cromatismi e sapori, grazie a un’emulsione di San Marzano, datterino rosso e giallo, mozzarella di bufala e pecorino bagnolese grattugiato, in un equilibrio tra dolcezza, sapidità e freschezza. A chiudere il percorso, un dolce firmato Vitagliano: una ciambella croccante con crema, amarena e basilico, un gioco di contrasti e temperature che ha lasciato un ricordo persistente e goloso.

Questa serata, che avrà il suo seguito a Zurigo con un nuovo appuntamento speculare, ha confermato come la pizza possa essere non solo un piatto, ma un linguaggio, una narrazione che racconta territori, storie di uomini e passioni. Un viaggio tra Napoli e Zurigo, con biglietto di andata e ritorno, nel segno di un’eccellenza senza confini.

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