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Stephanie Urchick a Napoli: il Conservatorio San Pietro a Majella tra le istituzioni presenti

L'associazione celebra il suo legame con Napoli col linguaggio dell’eccellenza, della memoria e della musica

Stephanie Urchick a Napoli: il Conservatorio San Pietro a Majella tra le istituzioni presenti

NAPOLI. Un incontro che ha il respiro della storia e lo sguardo rivolto al mondo. Nella cornice dell’Auditorium del Royal Continental, affacciato sul mare di Partenope, il presidente del Rotary International, Stephanie Urchick, ha incontrato i soci rotariani della Campania in occasione della sua visita ufficiale in Italia. Un momento solenne promosso dal Rotary Club Napoli – fondato nel 1924 e oggi nel pieno del suo centenario – dal Distretto 2101 Campania e dal Gruppo Partenopeo.

Ad accogliere la leader internazionale, prima donna statunitense a ricoprire la carica più alta dell’organizzazione, una platea composta da professionisti, rappresentanti istituzionali e protagonisti del mondo culturale. Tra le realtà simbolicamente più significative, la presenza del Conservatorio San Pietro a Majella, istituzione che da oltre due secoli forma talenti e custodisce l’anima musicale della città.

“Il Conservatorio San Pietro a Majella non è soltanto un luogo di formazione musicale, è un presidio culturale della città. Essere qui oggi significa ribadire che la musica, come il servizio rotariano, ha una funzione pubblica: educa, unisce, costruisce comunità. Napoli ha bisogno di istituzioni che dialoghino tra loro e sappiano guardare oltre i propri confini. Questo è il senso della nostra presenza”, ha detto Carla Ciccarelli, presidente del Conservatorio.

Massimo Franco, presidente del Rotary Club Napoli, ha espresso soddisfazione e gratitudine per l’attenzione riservata dal vertice internazionale dell’organizzazione: “È stato per noi un grande onore accogliere Stephanie Urchick. La sua presenza testimonia l’importanza che il Rotary International attribuisce al nostro club, che non è solo il terzo in Italia per anzianità, ma anche tra i primi per quantità e qualità dei progetti realizzati. Il nostro impegno va oltre la beneficenza: sosteniamo interventi concreti, dalla mensa per i più fragili fino ai programmi sanitari in Africa, come l’iniziativa End Polio Now, che ha visto medici rotariani vaccinare bambini sul campo. Solidarietà, per noi, significa esserci davvero, sporcarsi le mani, agire”.

Un impegno sottolineato anche dal revisore del club, Fabio Migliardi, che ha voluto ricordare il rigore gestionale con cui sono stati affrontati i festeggiamenti del centenario: “Abbiamo voluto celebrare una tappa importante, ma con attenzione e misura. Ogni scelta è stata compiuta per non sottrarre risorse ai progetti sociali. L’efficienza e la sobrietà sono, da sempre, parte integrante del nostro modo di operare”.

La visita di Urchick, figura di rilievo globale per il Rotary, ha rafforzato il legame tra l’organizzazione e la città di Napoli, riconoscendone il ruolo di capitale culturale e morale del Mediterraneo. In un clima di confronto autentico, l’incontro ha rilanciato i valori del servizio, dell’educazione e della cooperazione tra mondi diversi, ma uniti da una comune tensione etica.

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