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Il Vesuvio tra cinema e memoria: a Pompei l’anteprima del Vesuvius Film Festival

Madrina Carla Ciccarelli, presentata la VI edizione del Festival che unisce arte, ambiente e impegno civile

Il Vesuvio tra cinema e memoria: a Pompei l’anteprima del Vesuvius Film Festival

Una serata simbolica, sotto il segno del Vesuvio e della bellezza, ha segnato l’anteprima della VI edizione del Vesuvius Film Festival, in programma dal 3 al 13 dicembre 2025. L’evento, fortemente radicato nel territorio e sempre più proiettato verso un dialogo tra generazioni, linguaggi e discipline, rinnova il suo partenariato con l’Ente Parco Nazionale del Vesuvio e rafforza il suo ruolo di osservatorio culturale sul rapporto tra ambiente, società e creatività. A ospitare l’anteprima è stata la città di Pompei, cuore simbolico e materiale di una Campania che chiede di essere narrata e custodita. A rappresentare l’Ente Parco, il presidente Raffaele De Luca, che ha assunto anche il ruolo di presidente onorario del Festival.

«Abbiamo accolto con convinzione questa rinnovata alleanza con il Vesuvius Film Festival, perché crediamo nella forza dell’arte come leva per la sostenibilità. Non si tutela il territorio soltanto con le norme, ma anche con le emozioni. E il cinema è il mezzo più potente per innescare consapevolezza. Il Vesuvio non è solo un vulcano, ma un archivio di memoria e futuro». Accanto a lui, Carla Ciccarelli, presidente del Conservatorio “San Pietro a Majella” di Napoli e madrina del Festival, ha ribadito l’importanza del connubio tra cultura alta e messaggi civili: «Essere madrina di questo Festival è per me un onore e una responsabilità. In un tempo in cui il linguaggio dell’immagine è il più ascoltato, promuovere produzioni di qualità che raccontino l’ambiente, la memoria, la legalità e la dignità delle persone è un dovere. Credo profondamente nel dialogo tra musica e cinema, tra bellezza e impegno».

A firmare e guidare la manifestazione, come sempre, l’architetto Giovanna D’Amodio, ideatrice del Vesuvius Film Festival, che ne ha rinnovato la missione con parole forti e chiare: «Il nostro obiettivo è fare del cinema uno strumento per educare, raccontare, denunciare e sognare. Vogliamo avvicinare i giovani alla cultura dell’immagine non per esaltarne l’effimero, ma per riscoprire le radici e la responsabilità verso l’ambiente e il territorio. Il Vesuvio è bellezza e fragilità. Il nostro Festival vuole essere un luogo di confronto tra artisti, studenti, attivisti e docenti. Un laboratorio di idee dove la Campania si racconta e si reinventa». Durante la serata di gala, condotta da Alan De Luca e Patrizia D’Angeli, hanno sfilato alcuni dei protagonisti della scena culturale campana e nazionale: Rosalia Porcaro, Patrizio Rispo, Antonella Stefanucci, Marika Gambardella, Max Cimino, Marco Fasano, Angelo Mirisciotti, Gino Giammarino e Giulio Ferlaino.

Applauditi anche i nuovi partner del Festival, tra cui ANILDD, con il presidente Lino Marasco, e presentati i membri del Comitato Scientifico di selezione dei film: Alessandro Tartaglia Polcini (produttore e presidente del comitato), Ludovico Brancaccio (critico cinematografico), Luigi Caramiello (docente alla Federico II), Silvana Virgilio (comitato “Eccellenze Italiane”). Confermati inoltre i presidenti onorari delle tre commissioni tematiche: Anna La Rana (Ambiente), Brunella Postiglione (Musicale), Gerri Danesi (Diplomazia e Cultura). Il Vesuvius Film Festival si svolgerà tra Napoli e il territorio vesuviano dal 3 al 13 dicembre 2025, con una programmazione che intreccerà docufilm, cortometraggi, incontri pubblici, laboratori e omaggi ai maestri del cinema civile e ambientale.

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