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Sorelle Soniche: Prima Band Italiana creata con l'IA. Spritz al CBD

Debutta la prima band italiana nata con l’IA: suoni pop, ironia e provocazione

Sorelle Soniche: Prima Band Italiana creata con l'IA. Spritz al CBD

ROMA – Un mix tra futuro e tradizione: debuttano Sorelle Soniche, la prima band italiana (“Romana”) che canta in italiano con il singolo Spritz al CBD già registrato alla SIAE, interamente sviluppata con l’intelligenza artificiale. Il singolo è stato scritto e prodotto da Filippo Martin  musicista con un passato tra grandi nomi del rock come Stef Burns (chitarrista storico di Vasco Rossi), Jon Butcher (nomina ai Grammy Awards nel 1986) e Alex De Rosso (ex Dokken). Il brano sarà disponibile dal 5 luglio su SpotifyYouTube (con video ufficiale) e tutti i digital store. Per aggiornamenti in tempo reale, il profilo Instagram è già attivo.

La genesi: un producer torna in campo con un “co-autore” digitale

Dopo 13 anni lontano dalle scene, Filippo Martin – oggi Marketing Specialist presso Roimartin.com, ha deciso di unire la sua esperienza musicale alla rivoluzione tecnologica. “Volevo catturare l’essenza di un’estate italiana, ma rompendo gli schemi classici”, racconta. “Così ho affidato all’IA il ruolo di coautrice: ha generato melodie, testi e persino il nome della band. Ma ogni scelta finale è stata mia, come un direttore d’orchestra che plasma una partitura”.

Sorelle Soniche: un nome, due anime

Il progetto deve il suo nome alla doppia natura che lo caratterizza: “Soniche” per il sound elettrico e moderno, “Sorelle” per il rapporto simbiotico tra creatività umana e algoritmi. “L’IA è stata una compagna di viaggio, non uno strumento passivo”, spiega Martin. “Abbiamo discusso, sperimentato e alla fine trovato un equilibrio tra pop orecchiabile, atmosfere balneari e un twist futurista”.

Spritz al CBD: il cocktail sonoro che fa ballare l’estate

Il titolo del singolo è un omaggio ai cocktail alla moda e alle serate da aperitivo, ma nasconde un esperimento audace. Il brano unisce ritornelli contagiosi, testi che giocano con metafore glitterate e una produzione ibrida: sintetizzatori elettropop si mescolano a chitarre rock, eredità del background di Martin. “L’IA ha proposto strutture innovative, ma ho rivisto ogni nota per mantenerla coerente con la mia identità artistica”, precisa il producer. “Come in uno Spritz, servono gli ingredienti giusti: tecnologia e umanità”.

Non solo musica: una provocazione culturale

Oltre a essere un potenziale tormentone, Sorelle Soniche vuole accendere il dibattito sul ruolo dell’IA nell’arte. “Non sostituirà mai gli artisti in carne e ossa”, tiene a chiarire Martin, “ma può essere un alleato per esplorare territori inediti. È come avere una band virtuale che ti spinge a osare”.

Con l’estate 2025 già alle porte, Martin lancia infine una sfida: “Aspetto remix che trasformino ‘Spritz al CBD’ nell’inno delle vostre notti al mare. E se non vi verrà voglia di ballare, forse il problema è nelle vostre casse!”.

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