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Una riflessione poetica e struggente sul tempo, la memoria e l’identità

“Manifesto di un morto a cavallo” sabato al Campania Teatro Festival 2025

Una riflessione poetica e struggente sul tempo, la memoria e l’identità

NAPOLI. Un uomo, Vincenzo, aspetta un calesse che sembra non arrivare mai. La scena è scarna ma carica di tensione. Nel tempo sospeso di quell’attesa, il mondo che conosceva si disgrega lentamente. “Manifesto di un morto a cavallo”, in scena sabato 5 luglio alle ore 22:00 al Teatro Tedér – Teatro del Rimedio in via Flavio Gioia 66 a Napoli, per il Campania Teatro Festival 2025 (Sezione Osservatorio), è una riflessione poetica e struggente sul tempo, la memoria e l’identità, firmata da due voci potenti della scrittura contemporanea: Matteo Porru e Francesco Spiedo.

Sul palco Valerio Lombardi, Roberta Astuti e Simone Somma danno vita ai frammenti di un uomo che si confronta con un presente incerto e un passato che riaffiora tra le crepe della coscienza. La regia di Simone Somma – anche interprete – disegna due piani narrativi, quello reale e quello immaginifico, intrecciandoli in un flusso onirico che richiama i meccanismi mentali di chi convive con l’Alzheimer: la luce e le ombre diventano drammaturgia, confine e ponte tra ciò che è stato e ciò che forse non è mai accaduto.

“Manifesto di un morto a cavallo” è un viaggio emotivo e visionario che invita il pubblico a guardare dentro le pieghe della memoria e a interrogarsi su ciò che resta di noi quando il tempo si fa opaco. I proventi dello spettacolo saranno devoluti all’Associazione Gazzella ODV, attiva nell’assistenza dei bambini palestinesi feriti nella Striscia di Gaza.

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