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Luca D’Alterio al Red Carpet di Venezia 2025 per un messaggio di salute e benessere

Il chinesiologo clinico napoletano, pioniere nella rieducazione motoria e nell’attività fisica adattata, è fondatore della metodologia Mvmtherapy

Luca D’Alterio al Red Carpet di Venezia 2025 per un messaggio di salute e benessere

Luca D’Alterio

Luca D’Alterio, chinesiologo clinico napoletano pioniere nella rieducazione motoria e nell’attività fisica adattata, nonché fondatore della metodologia Mvmtherapy, ha partecipato al prestigioso Red carpet di Venezia 2025 organizzato nei giorni della Mostra del Cinema. D’Alterio ha promosso a Venezia un messaggio di attenzione alla salute e al benessere, volto a migliorare la qualità della vita delle persone, con una presenza che ha saputo unire professionalità, eleganza, autenticità e valore sociale.

Invitato come eccellenza italiana nel campo della rieducazione motoria, della medicina del benessere e della longevità, D’Alterio ha portato sotto i riflettori una figura professionale nuova per il contesto, ma profondamente necessaria. L’invito a Venezia è infatti il riconoscimento di un percorso distintivo che il professionista ha realizzato negli anni, unendo competenza scientifica, esperienza clinica, visione imprenditoriale e una straordinaria testimonianza di resilienza personale. D’Alterio ha infatti formato negli anni oltre 4000 professionisti nel settore salute e movimento, trasformando in missione collettiva la sua esperienza personale e diventando punto di riferimento per tutti coloro che desiderano esplorare un approccio terapeutico innovativo e formativo.

A Venezia D’Alterio ha promosso il suo nuovo progetto Mvmtherapy Longevity, fusione di medicina funzionale, training neuromotorio, allenamento adattato e consapevole, e visione rigenerativa. Nella vision del chinesiologo clinico, un ruolo fondamentale nel prossimo futuro spetta proprio al tema della longevità, che rappresenta il futuro per i pazienti e per le figure specialistiche. Sono previsti infatti nuovi corsi per formare professionisti della longevità, l’internazionalizzazione della metodologia Mvmtherapy e la promozione di un nuovo paradigma del benessere post-malattia e orientato alla prevenzione. 

“E’ importante – spiega D’Alterio - portare sul red carpet storie in grado di avere un impatto concreto sulla società. Chi lavora in maniera scientifica e per la salute delle persone ha il dovere di essere presente anche nei luoghi di forte visibilità. Il corpo è molto più di semplice estetica: è il primo spazio in cui abita la salute. E’ cultura, longevità, consapevolezza quotidiana. La bellezza vera – continua - nasce da un corpo curato con rispetto, movimento e intenzione. Perché la salute non è solo assenza di malattia, anzi: è presenza attiva, costruita ogni giorno. E lo stile autentico non vive nell’apparenza, ma nella sostanza di ciò che scegli di essere”.

Durante la seconda giornata del red carpet a Venezia, Luca D’Alterio - accompagnato dalla conduttrice TV Carlotta Comparini - è stato fermato da tantissime persone incuriosite dalla sua figura professionale. “Non sono un attore – ha spiegato – ma un chinesiologo clinico e mi occupo di salute e longevità: tutti abbiamo fame di autenticità, e in un’epoca in cui spesso viene premiato chi appare, vogliamo dare voce a chi invece sa costruire. La longevità non è solo una moda: è una missione scientifica, educativa e culturale. Il mio lavoro – afferma - nasce dalla mia storia: da paziente oncologico e trapiantato ho praticato su me stesso la medicina della longevità professionale che forma e guida migliaia di colleghi in tutta Italia. La mia è una medicina del fare, dell’integrare, del restituire. E oggi è anche una medicina del raccontare. Perché certi messaggi hanno bisogno di visibilità per diventare cultura. Questa esperienza – conclude D’Alterio - non è stata una semplice apparizione, ma un atto simbolico potente: chi costruisce valore per la collettività può e deve avere spazio anche tra i riflettori. Il benessere oggi non è più un tema di nicchia, ma una priorità sociale, culturale e umana”. 

 

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