Ci sono anniversari che meritano di essere consegnati non soltanto alla cronaca, ma anche alla memoria culturale e simbolica di un’istituzione. Il 238° genetliaco della Scuola Militare Nunziatella (1787-2025) rientra senza dubbio tra questi. A suggellare l’occasione, arriva un’opera che intreccia storia e contemporaneità: una stampa firmata e numerata in 238 esemplari da Gianpiero D’Alessandro, artista campano ormai consacrato sulla scena internazionale del pop contemporaneo.
L’iniziativa porta la firma di Francesco Pascotto, ex allievo che da anni si fa instancabile promotore di un dialogo fecondo tra la sua Scuola e l’arte contemporanea. Nel tempo, Pascotto ha saputo coinvolgere nomi come Mark Kostabi, Milo Manara, Marco Lodola, Iabo, Fabio Vettori, fino a commissionare a Domenico Sepe la prima statua in bronzo a grandezza naturale raffigurante un allievo.
Il progetto con d’Alessandro segna dunque un nuovo capitolo di questo percorso, confermando la costruzione di una collezione d’arte che supera i confini dell’accademia per aprirsi al mondo. Il segno di Gianpiero D’Alessandro, originario di Sant’Anastasia e considerato oggi uno degli interpreti più influenti della pop art italiana, porta la Nunziatella in una dimensione vivace e sorprendente.
Nel cuore della sua composizione campeggia il kepi con il numero 1, simbolo degli allievi e del “primo battaglione d’Italia”. Ma da dietro quel copricapo austero spunta un orsetto giocoso, emblema del linguaggio creativo dell’artista, pronto a irrompere con energia e colore. Ne nasce un contrasto poetico e ironico: la severità della tradizione militare che si apre al sorriso ingenuo e cosmopolita del pop. Una sintesi che restituisce alla Scuola non un’immagine statica, ma il respiro fresco e vitale di una realtà capace di parlare alle nuove generazioni.
Il percorso artistico di D’Alessandro, d’altronde, si nutre proprio di contaminazioni. Collaboratore di icone globali come Justin Bieber e Snoop Dogg, protagonista di progetti per Nike, Seletti, Dolce & Gabbana e Adidas, autore delle grafiche per due maglie ufficiali della Juventus, l’artista campano ha saputo declinare il suo linguaggio in televisione, nella moda, nello sport e soprattutto nei social, dove la sua community internazionale attende ogni nuova creazione come un evento.
La sua arte, diretta e immediata, diventa così veicolo ideale per un’istituzione che vuole raccontarsi oltre le mura del Pizzofalcone. Dietro questo incontro tra tradizione e innovazione c’è ancora una volta la lungimiranza di Francesco Pascotto. Ex allievo e custode affezionato della memoria della Nunziatella, egli ha saputo intrecciare rapporti sinceri con artisti di grande caratura.
Così, mattone dopo mattone, Pascotto sta edificando una collezione che arricchisce non solo il patrimonio della Scuola, ma anche il tessuto culturale della città e del Paese, ponendo la Nunziatella al centro di un dialogo che travalica epoche e linguaggi. L’opera di D’Alessandro, dunque, non è soltanto un omaggio celebrativo.
È un gesto che lega la disciplina militare alla vitalità del pop, la tradizione napoletana a un orizzonte internazionale, la memoria a un futuro fatto di apertura e dialogo. In quei 238 esemplari numerati vive la testimonianza di una Scuola che non si limita a custodire il passato, ma sa reinventarsi come fonte d’ispirazione culturale. Così, nel segno dell’arte, la Nunziatella non celebra soltanto i suoi 238 anni di storia: riafferma la sua vocazione a essere luogo di identità, formazione e bellezza, capace di parlare al mondo intero.
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