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Enogastronomia
17 Settembre 2025 - 10:48
Giancarlo Moretti Polegato e maestri pizzaioli
C’è un filo sottile, fatto di leggerezza, gusto e convivialità, che unisce due simboli assoluti dell’Italia nel mondo: il Prosecco e la Pizza.
A Napoli, nell'atmosfera incantata di Palazzo Petrucci a Posillipo, questo legame è stato celebrato con un evento esclusivo firmato “La Gioiosa”, storica azienda della famiglia Moretti Polegato che, dal 1975, interpreta con eleganza e rigore l’arte del vino nel cuore delle colline trevigiane.
In una magica ambientazione sospesa tra il mare e il cielo partenopeo, la serata ha trasformato un abbinamento ormai in ascesa - quello tra le bollicine del Prosecco e il piatto più amato del pianeta - in un vero e proprio manifesto del Made in Italy contemporaneo.
Non a caso, l’appuntamento ha preceduto la finale mondiale di “50 Top Pizza”, la guida che ogni anno incorona le migliori pizzerie italiane e internazionali, creando un ponte ideale tra la classicità della tradizione e le nuove frontiere della ristorazione.
«Il Prosecco è un vino dalla straordinaria versatilità - ha sottolineato Giancarlo Moretti Polegato, presidente del Gruppo vinicolo di famiglia - capace di accompagnare con eleganza e leggerezza anche un piatto iconico come la pizza, con cui condivide la stessa vocazione alla qualità e alla convivialità».
Parole che, più che una dichiarazione, sono apparse come la sintesi perfetta di una filosofia: quella di un binomio che non solo racconta l’Italia autentica, ma la proietta in una dimensione internazionale, moderna e inclusiva.
Il viaggio sensoriale è iniziato con una masterclass dedicata ai vini de “La Gioiosa”, per poi accogliere le voci e le esperienze di protagonisti d’eccezione del panorama gastronomico: da Gino Sorbillo, simbolo della pizza napoletana nel mondo, a Luciano Pignataro, curatore della guida “50 Top Pizza”, fino ad Antonio Sorrentino (Rossopomodoro), Giuseppe Napoletano (Solania), Antimo Caputo (Mulino Caputo) e Massimo Buli (Flamigni).
A dare sostanza e sapore all’evento, le mani esperte di grandi maestri pizzaioli, ciascuno portatore di un pezzo d’Italia e della sua eco mondiale: Giorgia Caporuscio, premiata come “Pizza Maker of the Year” tra Italia e New York; André Guidon, ambasciatore della vera pizza napoletana in Brasile; Davide Civitiello, campione del mondo del Trofeo Caputo; Paolo e Daniele Salvo, con la loro “Pizzeria Bottega” di Shanghai; e il giovane talento napoletano Davide Ruotolo, oggi anima di Palazzo Petrucci.
La serata, come in un rito simbolico, si è conclusa con il taglio scenografico di un panettone di 20 chilogrammi realizzato da Flamigni con le bollicine “La Gioiosa”: un gesto che ha suggellato l’incontro tra sapori, territori e culture, trasformando la celebrazione in una festa di condivisione.
Con questa iniziativa, “La Gioiosa” non ha soltanto esaltato l’armonia tra Prosecco e Pizza, ma ha riaffermato la propria vocazione a farsi ambasciatrice di uno stile di vita che intreccia tradizione e innovazione, custodendo l’anima italiana e insieme proiettandola verso il futuro. Perché, come insegna la serata di Posillipo, le eccellenze non vivono soltanto nel piatto o nel calice: si riconoscono, piuttosto, nella gioia di un brindisi capace di unire le persone.
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