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lo spettacolo

Antonio Orefice al teatro Totò con “Piano piano”

Racconto che affonda le radici nelle pieghe più sensibili della vita di quartiere

Antonio Orefice al teatro Totò con “Piano piano”

Prosegue il cammino della stagione del Teatro Totò con un appuntamento che profuma di autenticità e umanità. Antonio Orefice ritorna sul palcoscenico di via Frediano Cavara a Foria con “Piano piano”, una creazione condivisa con Gennaro Scarpato, autore del testo e regista di un racconto che affonda le radici nelle pieghe più sensibili della vita di quartiere. Lo spettacolo sarà in scena da venerdì 5 a domenica 14 dicembre (con doppia rappresentazione il sabato alle 17.30 e alle 21.00) e con la pomeridiana domenicale delle 18.00, sotto lo sguardo attento del direttore artistico Gaetano Liguori. La storia, rapida e tenera come un soffio che attraversa le scale di una palazzina popolare, segue i passi di Ciro, ventotto anni e un lavoro da garzone al supermercato, ruolo che per tutti si traduce in un’identità: “’o guaglione d’’o supermercato”.

Eppure, dietro quello sguardo semplice e apparentemente rassegnato, c’è un ragazzo che sogna di far tacere per sempre la monotonia della cameretta dove è cresciuto per inseguire le luci del cinema, quelle che in televisione brillano come promesse di un altrove possibile. Il quartiere, però, è un piccolo universo che trattiene e racconta: la casa d’infanzia, teatro di un amore difficile con la famiglia; il cane che decide il ritmo delle giornate abbaiando sempre fuori tempo; Annarella, la ragazza che abita in un basso e alla quale Ciro sembra non riuscire ad avvicinarsi come desidererebbe; e poi Luca, nemico dichiarato e cliente abituale, che costringe il protagonista a consegne imbarazzanti e alimentazioni improbabili.

Eppure la vita, quando meno te l’aspetti, sa spalancare finestre insospettate. La vera svolta, per Ciro, arriva da un ultimo piano: in quell’appartamento sospeso sopra le palazzine del rione si trasferisce la signora Anna, un’ottantenne dal passo lieve e dall’anima larga. Sarà lei, presenza discreta ma decisiva, a insinuarsi nel cuore del giovane, trasformandosi poco a poco nella nonna mai avuta, nella voce di una coscienza nuova, nell’amica che tutti vorremmo trovare sul pianerottolo della vita. Con “Piano piano”, Antonio Orefice, solo in scena ma circondato da un mondo intero, dipinge una commedia lieve e venata di malinconia, un viaggio intimo che parla di sogni, di ostacoli e di quel coraggio che nasce quando qualcuno, finalmente, ci vede davvero. Perché, ci suggerisce Orefice, anche il traguardo più lontano può essere raggiunto un passo alla volta… piano piano.

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