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03 Giugno 2019 - 07:30
NAPOLI. Per dimostrare di non essere lui l’autore del triplice ferimento di piazza Nazionale, Armando Del Re si è giocato la carta dell’alibi. Quel pomeriggio, più o meno all’ora della sparatoria che ha coinvolto pure la piccola Noemi, si sarebbe recato a san Giovanni a Teduccio per un appuntamento con un podologo. Sempre secondo quanto ha messo a verbale il 5 maggio in questura, il 28enne sarebbe dovuto andare da un consulente per la pratica di un mutuo. Ma l’incontro era saltato e così avrebbe deciso diversamente, dirottando verso l’esperto di problemi ai piedi. Ma la polizia, attraverso vari accertamenti, lo ha smentito, facendo crollare un castello ritenuto di carta.
La circostanza emerge dagli atti dell’inchiesta e si legge nella seconda ordinanza emessa nei confronti dei fratelli Armando e Antonio Del Re, frutto di altri accertamenti compiuti dai poliziotti della squadra mobile della questura (guidati dal dirigente Antonio Salvago), coordinati dalla procura antimafia partenopea. Investigatori e inquirenti esperti, che hanno setacciato il corso San Giovanni a Teduccio alla ricerca di podologi che hanno uno studio e ricevono clienti, non avendo saputo fornire l’indagato particolari più precisi circa l’ubicazione del professionista e un eventuale numero di telefono.
«Sono andato verso le 16 e 20 per poi ritornarci alle 16 e 30 in quanto c’era molta gente in attesa. Infine sono tornato alla sala giochi del mio quartiere, restandoci fino alle 17 e 30», ha sostenuto.
L’alibi è falso, secondo inquirenti e investigatori (fermo restando la presunzione d’innocenza per i due indagati fino all’eventuale condanna definitiva). Infatti è venuto fuori, si legge nella misura cautelare, che in corso San Giovanni a Teduccio esiste un solo studio di podologia e naturalmente gli investigatori della sezione “Omicidi” della Mobile sono andati fare un minuzioso controllo. Ebbene, «dalla consultazione della lista delle prenotazioni del giorno 3 maggio non è risultato nessun appuntamento a nome Del Re». Il giudice per le indagini preliminari evidenzia pure che «il predetto studio di podologia è ubicato nel medesimo condominio in cui risiede il noto pregiudicato Marigliano Antonio». Circostanza che nulla aggiunge all’inchiesta in corso in quanto quest’ultimo, soprannominato “”o silano” e legato ad Armando, non è indagato.
Sempre a proposito degli spostamenti di armando Del Re il giorno in cui furono feriti Salvatore Nurcaro detto “Caucciuottolo”, bersaglio del raid, e per errore Noemi di 4 anni e la nonna Immacolata Molino, la polizia ha verificato anche la circostanza dell’appuntamento con il consulente per il mutuo che interessava il nucleo familiare di Armando Del Re.
L’appuntamento sarebbe stato annullato perché mancavano alcuni documenti, ma la moglie del 28enne si sarebbe ugualmente recata allo studio del professionista. Chi sia quest’ultimo e dove riceva i clienti non è emerso e a un certo punto la donna si è appellata alla possibilità per i familiari stretti degli indagati di non rispondere, interrompendo il verbale.
In ogni caso, era più importante la vicenda del presunto appuntamento con il podologo perché sarebbe stato preso, ma non risulta nell’elenco fornito dal professionista agli investigatori, nel pomeriggio di venerdì 3 maggio. L’agguato in piazza Nazionale si è verificato alle 16 e 58.
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