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07 Giugno 2019 - 12:12
NAPOLI. È per una ragazza contesa, o semplicemente troppo amica di un conoscente del fidanzato geloso, che Vincenzo Rossi lo scorso 17 maggio sarebbe stato ferito ai Quartieri Spagnoli proprio dall’Otello napoletano. A distanza di tre settimane i contorni della vicenda sembrerebbero sempre più chiari a inquirenti e investigatori, che avrebbero anche ricostruito il movente della seconda clamorosa sparatoria, poco dopo nel piazzale dell’ospedale dei Pellegrini, dove il bersaglio non era il 22enne gambizzato poco prima. Ma forse, ed è solo un’ipotesi, uno dei due giovani autori dell’agguato contro di lui. Sullo sfondo non ci sarebbe una guerra tra gli Esposito (alleati dei Masiello) e i Saltalamacchia, ma un contrasto per motivi tipicamente giovanili tra simpatizzanti dei due gruppi.
Ecco cosa sarebbe successo secondo la ricostruzione che il nostro giornale è in grado di fornire, partendo dalla circostanza che i quattro protagonisti della vicenda, a parte ovviamente il 22enne dell’Arenella che è parte lesa, sarebbero già stati identificati (come riportato già dai giornali l’altra settimana). Vincenzo Rossi, che frequenta i Quartieri Spagnoli pur abitando nella zona collinare, quella notte era in compagnia di un giovane esponente del gruppo Esposito quando si è imbattuto in due coetanei vicini ai Saltalamacchia con i quali si conoscerebbero molto bene. Tutti in sella a 2 motorini e si sarebbero fermati per un chiarimento sulla vicenda della giovane donna, alla base dell’amicizia che si è rotta il 17 maggio scorso.
A un certo punto in direzione di Vincenzo Rossi è comparsa la pistola con la quale è rimasto ferito a entrambe le gambe. Chi ha sparato è stato agevolato dall’amico in sua compagnia, che si sarebbe preso le chiavi dello scooter guidato dal giovane legato al gruppo Esposito, impedendo così la fuga a lui e al 22enne. Tant’è vero che a soccorrere il giovane sono stati altri coetanei, spariti dopo averlo accompagnato a bordo di una macchina all’ospedale dei Pellegrini.
Vincenzo Rossi, come sempre in casi del genere, è stato soccorso immediatamente e dal piazzale dell’ospedale della Pignasecca viene accompagnato al pronto soccorso. Pochi minuti dopo arriva però il killer con il volto coperto dal casco, accompagnato da un complice che lo aspetta all’esterno della struttura sanitaria su uno scooter che resta con il motore acceso. Dalle immagini si nota chiaramente che cerca qualcuno, va avanti e indietro nello spiazzo in preda a una forte agitazione e poi per frustrazione e rabbia spara nel mucchio. Sembra sotto effetto di sostanze stupefacenti, ma non ci potrà mai essere la prova. Infine fugge.
Chi cercava? Inquirenti e investigatori escludono che cercasse Vincenzo Rossi, ritenuto vicino agli Esposito-Masiello. E mentre il fidanzato geloso che ha sparato in vico Sergente Maggiore sarebbe vicino alla famiglia Saltalamacchia, il pistolero dei Pellegrini apparterebbe invece all’altro gruppo, così come il complice in motorino che lo aspettava all’esterno della struttura ospedaliera. Resta il giallo su chi il commando stesse effettivamente cercando, ma stando almeno a quanto fin qui emerso dall’attività di indagine sicuramente non il 22enne incensurato originario del quartiere Arenella.
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