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18 Giugno 2019 - 15:08
NAPOLI. La Capitaneria Guardia Costiera di Napoli ha effettuato una vasta e complessa operazione di polizia marittima e giudiziaria a tutela dell'ambiente marino, della sicurezza della navigazione e del demanio marittimo nella baia di Nisida - Coroglio, località cittadina nota per la sua bellezza incomparabile e per la vicinanza ad un sito di interesse comunitario, qual è quello di Bagnoli. La Guardia costiera, da sempre presente nella prevenzione e nella repressione dei reati connessi con gli illeciti usi del mare e con l'ambiente marino, all'esito di una lunga attività di osservazione e di intelligence, è intervenuta nella splendida località fin dalle prime luci dell'alba, con tre Motovedette in mare, aliquota personale del secondo Nucleo Sub di Napoli e pattuglie via terra con autoveicoli di servizio. Tra uomini e donne, militari impiegati in totale sono stati circa 30 coordinati dal Nucleo di Polizia Giudiziaria.
L'OPERAZIONE. La massiccia operazione, finalizzata all'individuazione delle occupazioni abusive, è consistita nel controllo capillare degli specchi d'acqua occupati da imbarcazioni e natanti da diporto e delle aree demaniali concesse sulla banchina. I serrati controlli, protrattisi fin quasi al tramonto, hanno consentito di rilevare un caso di occupazione totalmente abusiva di uno specchio d'acqua dell'estensione di circa 400 mq, consistenti in un ormeggio di natanti da diporto a mezzo di corpi e gavitelli e boe in superfice, ai quali erano ormeggiati 14 imbarcazioni, il tutto privo di qualsivoglia titolo autorizzativo. Al fine di non far protrarre il reato ed eliminare l’abuso rilevato, tra l’altro in una zona vincolata, con l’ausilio delle Unità Navali e della componente subacquea, i corpi morti ed il materiale abusivo è stato recuperato dal fondo e salpato sulla banchina. I militari della Guardia Costiera, hanno provveduto a denunciare all'Autorità giudiziaria il responsabile del reato di occupazione abusiva e, contestualmente, hanno proceduto al sequestro dei numerosi corpi morti, cavi catene e gavitelli, utilizzati per facilitare l'ormeggio illegale delle unità da diporto. Inoltre sono state contestate diverse infrazioni di norme amministrative per violazioni al Codice della Navigazione, per le quali sono state comminate multe per un ammontare complessivo di circa 4000 euro.
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