Cerca

Piano traffico Universiadi, città paralizzata: inferno di auto

Piano traffico Universiadi, città paralizzata: inferno di auto

NAPOLI. Benvenuti all’inferno. È il titolo che rappresenta meglio la partenza a pieno regime del dispositivo di traffico varato dal Comune per le Universiadi, di concerto con le indicazioni provenienti da Questura e Comitato organizzatore. Lunghe file di automobilisti costretti a subire, oltre al disagio di un clima torrido, anche l’immeritata “punizione” di interminabili file. Con il risultato che per andare da una parte all’altra della città qualcuno ci ha messo più di due ore. Nonostante gli uomini della polizia municipale in campo, le nuove disposizioni sono franate sotto l’urto del flusso veicolare. Due i nodi principali. Il primo, la direttrice Fuorigrotta-piazza Sannazaro, con le macchina canalizzate, dopo la galleria, verso via Giordano Bruno, strada a doppio senso, vista la contemporanea chiusura di via Caracciolo e viale Gramsci. Risultato? Un collo di bottiglia per dirigersi verso la Riviera di Chiaia che in poco tempo è collassata. Non è amdata meglio se si arrivava dall’altro fronte:  da via Acton, quei fortunati che riescono a raggiungerla in tempi brevi, visto l’intasamento, specialmente nelle ore di punta, delle zone del Museo e di piazza Garibaldi che poi riverberano il flusso verso corso Umberto, il budello nel quale si è finito è stato sempre quello la Riviera di Chiaia, dove percorrere anche un centinaio di metri è diventata un’impresa per uomini duri. E in serata la situazione non è per nulla migliorata visto che, dopo il semaforo di San Pasquale, da Villa Pignatelli la situazione ha assunto contorni ancora più “drammatici” viste le aree di sosta su entrambi i lati della strada e il proliferare, nell’indifferenza generale e nell’assenza, o quasi, di personale addetto alla regolazione del traffico, del fenomeno del parcheggio selvaggio. Con il risultato che il flusso si è praticamente canalizzato su una sola corsia, ristretta poi nei pressi del cantiere. Un autentico inferno che, in mancanza di correttivi immediata, continuerà per tutto il periodo delle Universiadi. Ps: inutile affidarsi ai mezzi pubblici, visto che le attese sono state in alcuni casi anche di oltre due ore per un bus e la calura che l’ha fatta da padrona sotto le metro. Per quei pochi che, poi, hanno avuto la fortuna di prenderli, la “condanna” a un’attesa infinita, incolonnati nel traffico. E oggi si ricomincia. Con la speranza che, al risveglio, la città si sia svuotata, anche parzialmente, per il weekend

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Il Roma

Caratteri rimanenti: 400

Logo Federazione Italiana Liberi Editori