Tutte le novità
01 Luglio 2019 - 12:51
NAPOLI. È Ennio Cascetta, già assessore regionale ai Trasporti quando a guidare la Campania c'era Antonio Bassolino, presidente di Metropolitana di Napoli spa, e già presidente di Anas spa, il docente universitario al centro dell'indagine condotta da Guardia di Finanza di Portici coordinata dalla Procura regionale della Corte dei Conti della Campania. Cascetta considerato un super-esperto in materia di trasporti, secondo l'ipotesi al centro delle indagini è stato chiamato a svolgere una serie di consulenze che non avrebbe potuto svolgere in quanto docente universitario: 900 mila euro il danno erariale contestato.
L'INCHIESTA. I Finanzieri del Comando Provinciale di Napoli, al termine di una complessa attività d’indagine delegata dal dottore Davide Vitale della Procura Regionale della Corte dei conti per la Campania, diretta dal Procuratore Regionale Michele Oricchio, hanno ricostruito e quantificato un danno erariale di circa 900.000 euro, dall’anno 2012 all’anno 2015, sofferto dall’Università degli Studi “Federico II” di Napoli perché un suo professore ordinario, in regime di tempo pieno, ha indebitamente percepito compensi da attività libero professionale quale ingegnere, in assoluta incompatibilità con lo status di docente ordinario. L’inchiesta, condotta dai finanzieri della Compagnia di Portici, ha inoltre permesso di accertare un ulteriore nocumento pubblico derivante dalla differenza tra le somme percepite a titolo stipendiale nella sua qualità di professore a tempo pieno e quelle che invece gli sarebbero spettate a titolo di professore a tempo definito; opzione quest’ultima che anche se esercitata non avrebbe attenuato le responsabilità del docente in quanto le tipologie di committenze/incarichi ricevute, nella maggior parte dei casi, incardinano – per l’oggetto nonché per le specifiche e concrete modalità con cui sono state erogate ed espletate – attività totalmente incompatibili con lo status di dipendente pubblico.
INVITO A DEDURRE. Le attività investigative hanno inoltre consentito di accertare che il pubblico dipendente, nell’immediatezza delle esternazioni delle attività ispettive a suo carico, ha stipulato atti di donazione a favore dei figli finalizzati al depauperamento dell’integrale componente immobiliare del suo patrimonio. La Magistratura Contabile, a seguito di tale attività, ha emesso nei confronti dell’accademico atto di “invito a dedurre con contestuale richiesta di sequestro conservativo ante causam”, autorizzato dalla Sezione Giurisdizionale della Corte dei conti per la Regione Campania, che ha disposto il sequestro fino alla concorrenza di euro 871.408,52 delle disponibilità riconducibili al Professore sui conti correnti/libretti di depositi/polizze, di un’imbarcazione da diporto a motore di lunghezza pari a mt. 12,21 iscritta presso la Capitaneria di Porto di Viareggio.
CASCETTA: DIFENDERò LA MIA CORRETTEZZA NELLE SEDI OPPORTUNE. «Sono sorpreso e amareggiato per il sequestro cautelare dei miei beni da parte della Corte dei Conti in relazione a presunte attività professionali svolte nel corso della mia attività di professore universitario a tempo pieno negli anni 2012 - 2015. Si tratta di una contestazione, a mio modo di vedere, palesemente infondata come dimostrato anche dall'accertamento condotto sul punto dalla stessa Università Federico II, soggetto particolarmente titolato per riconoscere la natura prettamente scientifica dell'attività da me svolta e, in quanto tale, consentita dalla norma». Così in una nota il professor Ennio Cascetta. «A ulteriore riprova la medesima attività scientifica è risultata in pubblicazioni e indici di qualità che sono i più alti in Italia nel mio settore disciplinare; né in questi anni ho mai firmato nessuno dei miei lavori con il titolo e il sigillo di ingegnere. Trovo inoltre molto pesante il riferimento ai miei figli per donazioni molto antecedenti l'inchiesta e che nulla hanno a che vedere con questa incresciosa vicenda che mi vede, oltretutto, vittima anche per un conteggio davvero singolare della cifra contestata sulla quale ho già pagato le tasse fino all'ultimo centesimo e che finirei per pagare due volte. Confido pertanto in una revoca rapida del provvedimento di sequestro e nella possibilità di difendere la mia correttezza nelle sedi opportune», conclude Cascetta.
Copyright @ - Nuovo Giornale Roma Società Cooperativa - Corso Garibaldi, 32 - Napoli - 80142 - Partita Iva 07406411210 - La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo - Il giornale aderisce alla FILE (Federazione Italiana Liberi Editori) e all'IAP (Istituto di autodisciplina pubblicitaria) Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo giornale può essere riprodotta con alcun mezzo e/o diffusa in alcun modo e a qualsiasi titolo