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Clan D’Amico, si pente Umberto ’o lione

Clan D’Amico, si pente Umberto ’o lione

È in carcere accusato di essere il mandante dell'omicidio di Luigi Mignano

NAPOLI. Due mesi dietro le sbarre e il terrore di andare incontro a una condanna esemplare. Umberto D’Amico alias “’o lione”, il 29enne ras finito in manette a inizio maggio con l’accusa di essere il mandante dell’omicidio di Luigi Mignano, ha fatto una scelta. Ha chiesto un incontro con il pubblico ministero della Dda e pronunciato le sue prime parole da collaboratore di giustizia: «Voglio cambiare vita e voglio farlo per me, ma soprattutto per assicurare un futuro migliore e più decoroso alla mia famiglia». 

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